Ricavi e profitti triplicati anche per BioNtech, la società tedesca che produce il primo vaccino contro il Covid insieme la statunitense Pfizer. Gli incassi dei primi tre mesi dell’anno sono balzati da 2 a 6,3 miliardi di euro mentre gli utili sono saliti da 1,1 a 3,7 miliardi. I risultati sono migliori delle attese e stanno spingendo al rialzo il titolo in borsa. La società ha confermato le sue previsioni per l’intero 2022, anno in cui si attende di incassare tra i 13 e i 17 miliardi di euro dalla vendita dei vaccini contro il Covid. Buona parte dei profitti finiranno agli azionisti sotto forma di un programma di riacquisto di titoli propri da oltre 1,5 miliardi e un dividendo da 486 milioni. Modesto invece l’incremento dei fondi per la ricerca che salgano a 285 milioni dai 216 del primo trimestre 2021. Tra gennaio e marzo 2022 sono state utilizzate 750 milioni di vaccino Pfizer-BioNtech e a fine aprile erano già state prenotate 2,4 miliardi di dosi. BioNtech fa sapere di avere in corso trattative per la fornitura di fiale di vaccini ai paesi più poveri dove i tassi di immunizzazione rimangono ben al di sotto di quanto auspicato dalle autorità sanitarie.

BioNtech, che dall’inizio della pandemia ha visto decuplicare il suo valore di borsa, è stata aiutata nelle prime e più rischiose fasi della ricerca sui vaccini mRna anche dallo stato tedesco che ha investito 375 milioni di euro per velocizzare lo sviluppo del farmaco. La società sta sviluppando farmaci basati sulla tecnologia mRna anche per combattere alcune forme di tumore e malattie come malaria, tubercolosi ed herpes simplex. Nei giorni scorsi anche Pfizer e Moderna hanno diffuso bilanci trimestrali con forti incrementi di ricavi e profitti. Grazie soprattutto ai vaccini le tre società farmaceutiche hanno incamerato nel primo trimestre 2022 circa 15 miliardi di dollari profitti.

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