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“I’m not gay”, il vergognoso reality russo arriva su Youtube: i concorrenti testano la propria eterosessualità

La trasmissione web avrà otto puntate e sarà condotto da un membro della Duma (Parlamento Russo) Vitaly Milonov, politico apertamente anti-Lgbt, noto per le sue precedenti uscite: dalla crociata contro le bambole genderless alla volontà di confinare e sterilizzare gli omosessuali

di Giuseppe Candela

Il reality russo “Я не гей”, tradotto in inglese “I’m Not Gay“, sta per sbarcare su Youtube. Un programma destinato a far discutere fin dal promo: i concorrenti, tutti maschi, dovranno testare la propria eterosessualità. Con l’obiettivo settimanale di eliminare, dopo averlo individuato, il concorrente “gay” o comunque quello ritenuto, se così si può dire, “meno virile”.

La trasmissione web avrà otto puntate e sarà condotto da un membro della Duma (Parlamento Russo) Vitaly Milonov, politico apertamente anti-Lgbt, noto per le sue precedenti uscite: dalla crociata contro le bambole genderless alla volontà di confinare e sterilizzare gli omosessuali. Nel promo un ragazzo muscoloso si aggira in spiaggia in slip, viene notato per la sua bellezza mentre il conduttore si aggira minaccioso e dove si vedono alcune ragazze con catene, fruste e mazze. In sostanza pronte a punire fisicamente i concorrenti che si mostreranno interessati all’uomo in questione. Una vergognosa caccia al gay.

In Russia non esistono diritti per la comunità Lgbtq e non ci sono matrimoni omosessuali, non sono previste le unioni civili mentre i rapporti tra le persone dello stesso sesso sono considerati riprovevoli. La Duma nel 2013 ha approvato all’unanimità la legge contro la propaganda Lgbt con “lo scopo di proteggere i minori dalle informazioni che promuovono la negazione dei diritti tradizionali della famiglia”, vietando di parlarne nelle scuole ma anche solamente di manifestare su tematiche legate all’orientamento sessuale.

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