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Artem Datsishin, morto sotto le bombe il primo ballerino dell’Opera Nazionale dell’Ucraina

Artista di fama mondiale, Artem Datsishin, 43 anni, era considerato speciale per il suo stile di danza, un combinazione di equilibrio romantico e profondità psicologica. Tanto da vincere persino i prestigiosi premi Serge Lifar nel 1996 e Rudolf Nureyev nel 1998

di Simona Griggio

Il tam tam su Facebook è continuo e incessante. Post da tutto il mondo si susseguono. Hanno il ritmo della pioggia battente. Fiori, cuori, baci. Parole di addio. E la bandiera ucraina. La guerra ha ucciso ieri 17 marzo il primo ballerino dell’Opera Nazionale dell’Ucraina Artem Datsishin. Da settimane lottava in ospedale dopo essere stato gravemente ferito durante i bombardamenti della città di Kiev da parte dell’esercito russo. La sua morte è stata confermata dal direttore dell’Opera Nazionale dell’Ucraina, Anatoly Solovyanenko.

Artista di fama mondiale, Artem Datsishin, 43 anni, era considerato speciale per il suo stile di danza, un combinazione di equilibrio romantico e profondità psicologica. Tanto da vincere persino i prestigiosi premi Serge Lifar nel 1996 e Rudolf Nureyev nel 1998. Grande interprete dei ruoli romantici, è il principe Sigfrido nel Lago dei cigni, Desirée nella Bella addormentata, Albrecht in Giselle e il guerriero Solor in La Bayadère. Ma la sua nobiltà scenica diventa subito fierezza quando si esibisce nei ruoli brillanti e nel repertorio di balletto sovietico. Nelle foto che girano sui social e lo ritraggono sul palcoscenico il primo ballerino di Kiev esprime proprio questo mix di fierezza e profondità. E i commenti si fanno sempre più accorati da ogni parte d’Europa: la sua memoria luminosa genera grande tristezza nel mondo del balletto. Lo si percepisce dai post, molti dei quali ancora muti. Come scritti da artisti scioccati dalla notizia.

Datsishin non ha lasciato la scena del teatro dell’opera di Kiev come il collega Oleksii Potiomkin, che, tolto il costume bianco e oro da Principe, ha indossato la mimetica e ha impugnato il fucile. La star ucraina del balletto non ha neppure aveva avuto il tempo di pensarci. E’ stato colpito all’inizio della guerra ed è uscito di scena sotto i colpi dell’artiglieria russa. In uno dei commenti su Facebook, sopra la sua foto è scritto: “Una memoria luminosa”. Con tournée in tutta Europa e negli Stati Uniti, Artem Datsishin avrebbe potuto scegliere di lavorare all’estero in passato. Ma era fiero di danzare nella sua terra. Era Nato a Kherson, l’altra città sotto assedio, sulle rive del Mar Nero.

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