Dovevano fornire informazioni in vista dell’invasione, comprendere quale situazione politica i russi avrebbero trovato sul campo, una volta invasa l’Ucraina. E le cose non sarebbero andate proprio com’erano state prospettate. Per questo motivo, secondo i noti giornalisti investigativi Andrei Soldatov e Irina Borogan, adesso Vladimir Putin avrebbe dato il via alle epurazioni. Ad essere colpiti, finendo agli arresti domiciliari, sarebbero stati due operativi della quinta divisione della Fsb, il reparto dei servizi segreti russi incaricati di raccogliere informazioni in Ucraina. I due giornalisti citano fonti interne agli 007 di Mosca.

La notizia raccolta dall’analista russo specializzato nei servizi di intelligence, che non ha ancora avuto alcuna conferma ufficiale, è stata rilanciata anche dal sito dissidente Meduza. Dopo due settimane di guerra, la tesi dei due analisti è che Putin si sia finalmente reso conto di essere stato fuorviato: l’intelligence, temendo di far arrabbiare il leader, gli avrebbe fornito ciò che lui stesso voleva sentire. Quindi i due sarebbero stati fermati per uso improprio dei fondi stanziati per le operazioni, nonché per le scarse informazioni di intelligence.

Ai domiciliari – secondo Soldatov e Borogan – sono finiti il capo della quinta divisione della Fsb Sergei Beseda e il suo vice Anatoly Bolukh. Beseda è un ufficiale di primo livello dei servizi russi, da tempo considerato nel cerchio più ristretto dei fidati del Cremlino, tanto da essere inserito negli elenchi dei sanzionati da Ue e Usa fin dal 2014 perché sarebbe stato tra i protagonisti dei tentativi di Mosca di fermare la rivoluzione ucraina del 2014. Beseda è responsabile dell’intelligence sull’Ucraina, Bolukh della disinformazione.

Da giorni diversi media internazionali continuano a ribadire che Putin è infuriato per le informazioni erronee raccolte dalla Fsb, tra gli eredi del Kgb, in vista dell’invasione dell’Ucraina. Il direttore della Cia William Burns negli scorsi giorni ha detto di ritiene che alcune delle ipotesi messe sul campo da Putin si sono rivelate false, incluso il pensare che l’Europa sarebbe stata distratta dalle prossime elezioni in Francia e dal cambio della leadership in Germania. E definendolo come determinato a controllare l’Ucraina, il numero uno della Cia ha detto che il presidente russo sta “ribollendo nella combustibile combinazione di rancore e ambizione”.

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