Musica

Tommaso Paradiso: “Le canzoni mi hanno aiutato a sconfiggere i demoni”. Ecco perché “Space Cowboy” è l’album della tenerezza

Per il suo debutto da solista il cantautore ha inserito molto del suo amore per il cinema nelle canzoni, c'è anche molta Italia, Napoli, l'amore e il senso della perdita per una persona molto cara. Un disco che abbraccia tutti i sentimenti più fragili, senza sconti, senza filtri

di Andrea Conti

Space Cowboy” è il primo album da solista di Tommaso Paradiso, dopo la fortunata parentesi con i Thegiornalisti terminata nel 2019 (“ma tra allora ed oggi non c’è alcuna differenza, cambia solo il nome perché i dischi li facevo io sempre con Dario Faini e altri collaboratori”) e racchiude in sé anche il mondo e la passione cinematografica del cantautore. Non mancano l’amore per il sogno americano e l’urgenza di mostrare la parte più fragile di sé – non a caso l’album è stato concepito durante la pandemia e la chiusura forzata in casa – in un movimento di musica e parole che genera tenerezza e accoglienza. Un progetto diverso, in controtendenza, che mira all’essenza della forma canzone.

“Facciamo ancora fatica a parlare di cose frivole come un disco pop, mentre a pochi km da noi succede un disastro. – ha esordito Paradiso, presentando il suo album in un noto hotel milanese – Quello a cui stiamo assistendo conferma l’idea farlocca che avevano partorito illuministi che dicevano che, in qualche modo, la storia segua una sorta di progresso: dalla fine del 900 ad oggi, quello che è accaduto ha fatto sbiadire questo pensiero”.

La musica ci salverà dalla violenza della guerra e non solo. “Le canzoni ci fanno rivivere le esperienze di vita. – ha detto – L’arte ha il potere di non far mai morire le cose. In qualche modo i sentimenti universali, di cui siamo fatti noi essere umani, sono sempre gli stessi e li condividiamo sempre con quell’uomo nato otto milioni di anni fa. Gli istinti primordiali che ci appartengono, come la paura, non potranno mai abbandonarci. Li possiamo controllare, ma poi tutto torna. Però possiamo trovare anche momenti di felicità nelle canzoni che mi hanno aiutato a sconfiggere i demoni. L’arte è la memoria storica dell’essere umano, parliamo di segni tangibili della nostra eredità culturale che si muovono nei meandri dei sentimenti. Abbiamo l’illusione di essere diversi, ma non lo siamo”.

Poi tornando a “Space Cowboy”, l’artista ha spiegato: “Volevo che in questo album le musiche fossero ispirate agli Anni 80 con le chitarre rock e a Vasco Rossi, Luca Carboni, poi c’è una batteria molto presente, un basso che si riallaccia a John Lennon del periodo solista. Non è un caso che in un mio brano canto tu vo’ fare l’americano ma nel cuore c’hai Vasco. L’America è sempre il mio punto di riferimento a livello estetico. Non a caso sono fan della serie tv ‘Yellowstone‘ e continuo a veder i western di Sergio Leone”. Ma “Space Cowboy” è un album tutto italiano, nato davanti al Golfo di Napoli: “Era inevitabile, siamo tutti legati alla drammaturgia italiana e figli di Lucio Dalla”. Tra i brani a cui Tommaso Paradiso è più legato c’è ‘Sulle Nuvole’: “Una riflessione che nasce dopo il tour più grande della mia vita con 36 date sold out e il grande evento al Circo Massimo di Roma. È stata la prima canzone nata dopo quel tour. Poi c’è stata la pandemia, si è chiuso tutto e io mi sono ritrovato dentro alla mia vecchia casa al quartiere Flaminio di Roma. Finita la magia dei concerti sono rimasto solo in camera a guardare il soffitto con un attacco d’ansia enorme. Così ho scritto questa canzone”. Da evidenziare anche la collaborazione con Franco126 in ‘Amico Vero‘: “Siamo due persone disagiate tecnologicamente: nessuno dei due ha il computer. Ci siamo ritrovati a scrivere a casa mia, al pianoforte. Descriviamo l’Italia immaginandoci in viaggio a bordo di una macchina scappottata americana negli anni 60, in pieno agosto. Un flusso di immagini che abbiamo trasformato sotto forma di canzone”. Poi c’è la canzone più intima e difficile di Paradiso “È solo domenica” “ispirata a una grandissima perdita che ho avuto in questi ultimi due anni”.

Tutte le notti” è il nuovo singolo in radio e il protagonista del video è Christian De Sica che Paradiso difende a spada tratta: “Il pubblico intellettuale lo indica ancora per qualche frase tipo ‘cafonata’ e ‘delicatissimo’… In realtà è un attore incredibile, lo seguo da tantissimo tempo anche nelle cose non commerciali. Da solo ha retto la commedia italiana in tutti questi anni ed è l’anello di congiunzione tra ieri e oggi della grande produzione di Risi, Scola, Tognazzi, il padre Vittorio De Sica e Vittorio Gassmann. È molto più difficile far ridere al cinema che far piangere”.

Sempre a proposito di cinema il 26, 27 e 28 aprile uscirà nelle sale “Sulle Nuvole”, il primo film da regista con Marco Cocci e Barbara Ronchi: “Ho fatto questo film perché la storia si presta ad un film e non una canzone. L’avevo nel cassetto e ci pensavo da sei anni. È la classica storia da film, non è nemmeno un romanzo. Sto arricchendo la mia musica di cinema. Passo ore a confrontarmi con sceneggiatori e registi, sia chiaro però che ho sempre voluto fare musica. Tra vincere un Oscar o gli stadi tour tutto sold out preferirei fare il sold out. Questo film lo dedico ai grandi maestri delle colonne sonore della storia del cinema. Il protagonista del mio film vive tutto al massimo con la paura del palcoscenico, vive il dramma della gioia e felicità, fa riferimento al piacere del vino… Insomma è una storia travagliata”.

Infine Paradiso ha chiarito perché non è andato a Sanremo. “Tengo a precisare che da concorrente non ci andrò mai – ha spiegato – È il Festival della canzone italiana per definizione. Quindi mi chiedo bisogna valutare la canzone o l’esibizione? In quei pochi minuti può accadere di tutto, anche essere assaliti dall’emozione e non poter cantare al meglio. Come è successo a Tananai che poi sta avendo successo perché la canzone è bella ed è alto in classifica. O siamo a The Voice e valutiamo l’interpretazione o valutiamo il brano. La musica va fatta dal vivo, ma magari arriva il ragazzino e viene ucciso dall’odio dei social perché stona. In generale non farò mai una gara canora e non so come mai quest’anno sia uscito il mio nome“.

Una cosa è certa. Dal 25 marzo partirà lo Space Cowboy Tour, l’erede di Sulle Nuvole Tour le cui date originarie sono state riposizionate su più giorni e nei teatri per garantire la massima sicurezza in ottemperanza alle norme vigenti sulla capienza richiesta in merito agli spettacoli dal vivo.

Tommaso Paradiso: “Le canzoni mi hanno aiutato a sconfiggere i demoni”. Ecco perché “Space Cowboy” è l’album della tenerezza
Precedente
Precedente

Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione