Una “retromarcia” che “finisce per favorire l’economia sommersa” perché costruisce “scorciatoie per il malaffare“. È la risposta del leader del M5s Giuseppe Conte al centrodestra, che allarga lo strappo interno alla maggioranza dopo l’esito dell’esame notturno delle modifiche al decreto Milleproroghe. Il governo è andato sotto 4 volte. In particolare, è stato approvato l’emendamento che riporta a 2mila euro fino al prossimo anno il tetto al contante, proprio dopo che dal primo gennaio la soglia era scesa a mille. Lega e Forza Italia hanno votato con Fratelli d’Italia, quindi con l’opposizione e contro il parere del governo. Matteo Salvini esulta: “È una vittoria della Lega e del centrodestra: guardiamo a esempi europei come la Germania. A Berlino non hanno limiti e vantano un’evasione inferiore a quella italiana”. Conte ribatte: “A parole molti si dichiarano paladini della legalità e del contrasto alle truffe. Noi lo siamo da sempre, ma con le azioni, non con gli slogan. E agli altri diciamo che non si può esserlo a giorni alterni e per mera convenienza”.

“Sulla questione dei contanti non c’è alcuna preoccupazione sulla stabilità del governo, che noi continuiamo a sostenere con grande convinzione”, ha fatto sapere il coordinatore e vice presidente di Fi, Antonio Tajani. Ma Giorgia Meloni prova a cavalcare le tensioni tra le forze che sostengono il governo. “Vittoria – scrive su Facebook – la maggioranza si è spaccata su un provvedimento importante per famiglie e imprese: siamo riusciti a portare a casa un primo, piccolo, ma significativo risultato per favorire l’economia reale. Questa è la dimostrazione che un’alternativa alla deriva tecnofinanziaria“, si legge nel post della presidente di Fratelli d’Italia.

Conte replica a sua volta con un intervento su Facebook. Il leader M5s rivendica le azione intraprese dai suoi governi per ridurre il contante e contrastare l’evasione. Ma cita anche lo studio realizzato da Bankitalia nel 2021. Il livello massimo di contante utilizzabile per le transazioni era stato elevato a partire dal 2016 dal governo Renzi, che aveva portato la soglia a 3mila euro. Secondo il paper Pecunia olet. Uso del contante ed economia sotterranea firmato da tre ricercatori di Palazzo Koch, quel provvedimento “ha aumentato di 0,5 punti percentuali la quota dell’economia illegale.

“Questa notte la destra ha votato per un innalzamento del tetto del contante, una retromarcia rispetto alla strada che ho intrapreso in questi anni al Governo con la spinta sul cashback, la digitalizzazione e la tracciabilità dei pagamenti”, scrive Conte nel suo post. “Una mossa che – come indica anche uno studio di Bankitalia del 2021 – finisce per favorire l’economia sommersa”, sottolinea appunto il leader M5s. “In un Paese con circa 100 miliardi annui di evasione – prosegue Conte – non si dovrebbero costruire scorciatoie per il malaffare, ma nuove strade, nuove scuole, nuovi ospedali proprio con le risorse recuperate da circuiti illegali. Risorse che, come ho sempre detto, ci permetterebbero anche di abbassare le tasse a tutti”. Per l’ex premier, “l’unica ricetta per abbassare le tasse è questa: paghiamo tutti, affinché tutti paghino meno“.

Dopo il post su Facebook di Conte, Fratelli d’Italia prova a innalzare ancora la temperatura dello scontro: “Conte si permette di insultare il centrodestra definendo in sostanza dei ‘delinquenti‘ che considerano la legalità solo uno slogan coloro che hanno votato a favore di questa proposta. Mi domando cosa ne pensa delle sue esternazioni chi governa insieme al Movimento 5 Stelle da lui guidato e dovrebbe essere orgoglioso del risultato raggiunto grazie a emendamento di Fdi”, dichiara il capogruppo alla Camera, Francesco Lollobrigida.

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