Continua a scendere la pressione sulle strutture ospedaliere italiane per quanto riguarda i malati di Covid. Secondo gli ultimi dati diffusi da Agenas, sono infatti 11 le Regioni italiane dove scende l’occupazione nelle terapie intensive, con il valore medio nazionale che cala e passa al 16%, avvicinandosi alla soglia di rischio fissata al 10% per le rianimazioni. Rimangono stabili, invece, i ricoveri in area non critica, che in media nazionale si collocano al 30%, ben al di sopra del limite del 15%.

Le Regioni e Province Autonome che mostrano un miglioramento sono Abruzzo (-2%, ora al 20% di occupazione), Basilicata (-2%, ora al 6%), Campania (-1%, ora all’11%), Emilia-Romagna (-1%, ora al 16%), Liguria (-1%, ora al 17%), Bolzano (-1%, ora all’11%), Trento (-1%, ora al 27%), Piemonte (-2%, ora al 19%), Puglia (-1%, ora al 12%), Toscana (-1%, ora al 19%) e Veneto (-1%, ora al 16%). Trend inverso invece per altre cinque Regioni. La Calabria ha fatto registrare un +1%, attestandosi al 16%, il Friuli-Venezia Giulia un +2% (ora al 24%), crescita ancora più sostenuta per la Valle d’Aosta che sale al 21% con un +3%, mentre salgono di due punti percentuali anche Marche e Umbria, rispettivamente con tassi d’occupazione al 24% e al 9%.

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