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Alessandro Borghi e l’importanza della gratitudine: “Mi godo la bellezza di questa grande fortuna. E ricordo di ‘essere sempre la persona meno importante nella stanza’”

L'attore ha scritto un lungo post dopo aver partecipato a “Love Parade”, la sfilata di Gucci sulla Hollywood Boulevard  insieme ai Maneskin (che hanno suonato a sorpresa all'after party organizzato dalla maison) ma anche a Gwyneth Paltrow, Diane Keaton, Sienna Miller, Dakota Johnson, Salma Hayek, Miley Cyrus, Celeste, Billie Eilish e Lizzo

di Gianpiero Pisanello

“Nella vita ordinaria noi raramente ci rendiamo conto che riceviamo molto di più di ciò che diamo, e che è solo con la gratitudine che la vita si arricchisce”, afferma il teologo tedesco Dietrich Bonhoeffer. Spesso è un gesto dato per scontato nella quotidianità e lo, ancor di più, quando è frenetica e di successo. Non è il caso, però, dell’attore Alessandro Borghi, reduce dalla partecipazione a “Love Parade”, la sfilata di Gucci sulla Hollywood Boulevard insieme ai Maneskin (che hanno suonato a sorpresa all’after party organizzato dalla maison) ma anche a Gwyneth Paltrow, Diane Keaton, Sienna Miller, Dakota Johnson, Salma Hayek, Miley Cyrus, Celeste, Billie Eilish e Lizzo. Alessandro Michele si è ispirato al mondo del cinema e Alessandro Borghi è stato un degno rappresentate della nuova generazione di attori italiani. Proprio sul profilo ufficiale Facebook affida il suo pensiero di gratitudine: “Scrivo questo pensiero, vi chiedo scusa se un po’ lungo, seduto su un aereo da LA a Roma”, esordisce. “In questi giorni ho avuto bisogno molte volte di fermarmi, guardare fuori dalla finestra e godermi la bellezza della grande fortuna che spesso si presenta davanti ai miei occhi, in una forma sempre diversa. Ci sono delle persone, speciali, che devo ringraziare. Ale, Vanni, Angela e Lollo. La vostra amicizia e la vostra stima mi fanno sempre sentire al posto giusto, a me che ancora oggi faccio fatica a capire quale sia davvero. Gucci è la mia famiglia e lo è senza mai chiedere nulla in cambio se non rispetto e amore. È un regalo ed un privilegio per me esservi accanto”. Poi continua, ricordando quello che ha vissuto a Los Angeles: “L’altra sera, al LACMA, ho visto Spielberg emozionarsi di fronte allo speech di un amico, ho capito ancora una volta che siamo tutti uguali e che il talento non ha confini, che le persone che più rimangono nella mia memoria sono quelle in grado di stupirsi delle cose piccole, dei sorrisi e delle parole sincere. Una sera a cena, Peter Mullan mi raccontò che Ken Loach, mentre lavoravano sul set di ‘My name is Joe’ , gli disse: ‘Ricordati di essere sempre la persona meno importante nella stanza’. Questa frase rimbomba nella mia testa da due mesi e avevo bisogno di sentirla davvero quella sensazione, adesso, in questo momento della mia vita”. E poi un messaggio di speranza per i giovani attori: “Le cose belle accadono. Lo dico soprattutto ai ragazzi che fanno il mio mestiere, che ci provano ogni giorno, lasciando casa e facendo tre lavori, perché è così che funziona. Lasciate l’ego da parte, anche se a volte è difficile e mentre lo dico a voi lo sto dicendo a me. Non accade sempre, ma quando succede bisogna ancorarsi a quella sensazione e poi ricercarla ogni giorno, sul set e fuori”. Ad accompagnare il post su Facebook, oltre ad una foto della sua partecipazione alla sfilata, anche quella del pontile di Malibu. Il perché lo spiega così: “Qui, io Luca e Valerio andammo nei giorni di promozione per gli Oscar di ‘Non essere cattivo’, era il 2015. Tornarci mi ha fatto capire che l’emozione di quel giorno non è cambiata, è la stessa, incredula e commovente che ho provato ieri. Sono felice di condividerla con voi. Viva gli incontri e le persone. Viva il cinema, sempre”.

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