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Alec Baldwin, la responsabile delle armi Hannah Gutierrez Reed: “Condizioni di lavoro non sicure sul set”. Tutti i punti oscuri della vicenda

Questa è la ricostruzione di armiere e aiuto regia su cui gli investigatori stanno lavorando per provare a scoprire cos’è andato storto quella dannata mattina sul set di Rust

di Davide Turrini

Condizioni di lavoro non sicure e proiettili caricati nella pistola da altri. La posizione di Hannah Gutierrez Reed, responsabile delle armi sul set del film Rust in cui Alec Baldwin ha ucciso involontariamente la direttrice della fotografia Halyna Hutchins, è stata definitivamente delineata dai suoi avvocati. I legali dell’armiere di Rust affermano che la donna non sa da dove quei proiettili veri trovati in scena siano sbucati e ha accusato i produttori di condizioni di lavoro non sicure. La ricostruzione fatta dagli avvocati di quella che rimane l’unica, ad ora, possibile indiziata, anche solo per negligenza, del mortale incidente, parte da qualche ora prima la mattina della sparatoria fatale. “La signora Gutierrez Reed ha detto agli investigatori di aver controllato i proiettili fittizi – proiettili che sembrano veri, tranne per un piccolo foro sul lato dell’involucro che li identifica come inutilizzabili – per assicurarsi che nessuno fosse ‘caldo'”, hanno affermato i legali.

Quando la troupe ha poi preso una pausa per il pranzo, le pistole utilizzate per le riprese sono state chiuse in una cassaforte all’interno di un grande camion bianco dove erano tenuti gli oggetti di scena. Le munizioni, tuttavia, sono state lasciate incustodite su un carrello. Dopo pranzo, la scenografa del film, Sarah Zachry, ha rimosso le pistole dalla cassaforte e le ha consegnate alla Reed. Sempre secondo l’ultimo interrogatorio della donna, lei stessa ha messo tre pistole su un carrello fuori dalla chiesa e l’aiuto regista Dave Halls ne ha presa una dal carrello e l’ha consegnata al signor Baldwin per poi fargliela utilizzare in scena. Halls ha dichiarato agli investigatori di non essere riuscito a controllare completamente il revolver. Normalmente, ha spiegato agli investigatori, avrebbe esaminato la canna per rilevare eventuali ostruzioni e avrebbe fatto aprire il portello alla Gutierrez Reed per far girare il tamburo dove vanno i proiettili, confermando che non ce ne fossero di veri. Questa volta, riferì, ricordava solo di aver visto tre dei colpi, e non ricordava se l’armiere aveva fatto girare il tamburo. Halls ha poi urlato “pistola fredda” per indicare che era sicuro da usare. Questa è la ricostruzione di armiere e aiuto regia su cui gli investigatori stanno lavorando per provare a scoprire cos’è andato storto quella dannata mattina sul set di Rust.

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