Il 25 ottobre è il World Pasta Day, la giornata mondiale della pasta giunta alla sua 23/a edizione. In questo giorno, ideato dalla Unione Italiana Food e dalla IPO (International Pasta Organisation) si celebra uno dei piatti più diffusi e consumati nel mondo.

Quando mangiare la pasta: i gusti degli italiani

Nonostante le diete sempre più famose e dilaganti come la chetogenica che evita i carboidrati, gli italiani per gusto e tradizione sono legatissimi al piatto di pastasciutta. Secondo un’indagine condotta da InfoJobs su un campione di 1500 lavoratori il 78,8% di essi considera la pasta il pasto perfetto in pausa pranzo.

Anche la frequenza del consumo certifica la passione per la pasta: il 42,6% la sceglie ogni giorno, il 32,4 % ogni tanto, il 17,5% solo nel weekend mentre il rimanente 7,5% predilige le versioni alternative come pasta di riso, mais, legumi o grano meno raffinato.

Il 66% del campione consiglierebbe a un collega straniero un buon piatto di pasta per pranzo, mentre il 25% una pizza. Insomma il 91% consiglierebbe un pranzo a base di carboidrati.

I falsi miti sulla pasta

Viene vista come l’alimento malvagio capace di farci ingrassare e assuefarci. La fobia del carboidrato è sempre più presente in tutte quelle persone alla ricerca perpetua della miglior forma o della linea perfetta. Bisogna però smentire alcuni falsi miti e credenze popolari da palestra.

– La pasta fa male: la pasta non fa male anzi i carboidrati di cui é composta sono la fonte primaria del nostro organismo. In assenza di questi il corpo deve rifornirsi e chiedere nutrimento ad altre fonti come grassi e proteine.

– Non tutti i tipi di pasta sono uguali: la pasta non fa male ma sicuramente ci sono tipi di pasta più benevoli e meno impattanti sull’organismo. La pasta di riso o mais, senza glutine, oppure quella integrale che ha un indice glicemico basso e soprattutto ci fa sentire più sazi evitando scorribande notturne verso il frigo dovute al picco glicemico.

– La pasta la sera fa male: studi hanno dimostrato che la pasta viene digerita meglio di altri alimenti altamente grassi come i formaggi. I grassi possono causare apnee notturne e forte russare, mentre la pasta aiuterebbe in questo senso. Quando si mangia la pasta bisogna stare molto attenti al condimento, questo si nemico della linea e del sonno confortevole.

– I consumi di pasta nel mondo: nonostante come detto prima la popolarità di diete a basso contenuto di carboidrati, il consumo della pasta è raddoppiato nel decennio 2010-2020. Ogni italiano in media consuma 23kg di pasta all’anno, tant’è che ogni quattro piatti serviti nel mondo, uno viene servito in Italia. I paesi che ci seguono per consumo medio personale sono: Tunisia 17Kg, Venezuela 15Kg e Grecia 12.2 Kg.

– Occasione di solidarietà: insieme al Worls Pasta Day nasce l’operazione benefica #HaveAGoodPasta, dove ogni utente postando sui social la foto di un piatto di pasta e mettendo l’hashtag in questione regala un piatto di pasta ai meno fortunati. Sul sito “Aldente” ci sarà un contatore che si fermerà a 300.000 piatti condivisi e che i pastai italiani poi doneranno alle Caritas di quattro grandi città: Roma, Milano, Napoli Palermo.

Insomma l’alimento più consumato ma anche più temuto al mondo il 25 ottobre, giorno in cui viene celebrato, sarà anche occasione di fornire un pasto caldo ai meno fortunati.

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