Giuseppe Conte ha scelto il candidato da sostenere al ballottaggio per le elezioni comunali di Roma. In un’intervista a Dimartedì, in onda questa sera su La7, l’ex premier e capo politico M5s ha dichiarato che darà il suo voto al candidato del Pd, Roberto Gualtieri. Un endorsement che lascia comunque libera scelta all’elettorato pentastellato, ma che mette la parola fine ai dubbi emersi nei giorni scorsi sulle posizioni del Movimento, dopo che la sindaca uscente, Virginia Raggi, non aveva voluto dare indicazione di voto, incontrando entrambi i candidati. Ma che questo non rispecchiasse le posizioni di Conte, che con Gualtieri ha condiviso anche l’esperienza di governo giallo-rosso, era prevedibile visto che l’ex presidente del Consiglio aveva dichiarato: “Ho già detto quello che penso di Gualtieri, è una persona che ha lavorato con me – aveva detto a Tagadà su La7 – Sicuramente è una persona di valore, che non voglio sminuire nelle possibilità di far bene”. Anche se la presa di posizione dell’ex premier non è netta: dopo aver espresso la sua preferenza ha comunque voluto specificare che “non è detto che debba essere quella del Movimento”.

Quando gli viene fatto notare che l’ex prima cittadina di Roma in questi giorni non si è espressa e che, addirittura, potrebbe dare il proprio voto al candidato del centrodestra, Conte risponde che Raggi non gli ha mai espresso questa volontà: “Non mi risulta affatto che Raggi sia schierata con Michetti. Sarà una consigliera di opposizione rispetto al governo cittadino che verrà”, ha specificato il leader del Movimento.

I dubbi sulla posizione che avrebbe assunto Virginia Raggi sono emerse già prima degli incontri con i due candidati, ma non sono stati sciolti nemmeno nelle dichiarazioni post-meeting. Uscita dal faccia a faccia con Michetti, il primo dei due al ballottaggio a incontrare la sindaca uscente che ha dalla sua una buona fetta di elettori, la prima cittadina non aveva voluto influenzare l’elettorato: “Nessuna indicazione di voto, le persone non sono mandrie da portare al pascolo e chiunque si farà la sua idea”, aveva detto spiegando che “in questo momento il sindaco deve raccontare il percorso fatto e poi, chiunque vincerà, avrà modo di lavorare in tal senso. Come sapete, lunedì incontrerò il candidato del centrosinistra”.

Ma anche dopo quell’incontro con Gualtieri, la sua posizione era rimasta totalmente neutra, con Raggi che aveva ripetuto esattamente le stesse parole: “Non darò indicazioni di voto al ballottaggio. La mia è una posizione corretta perché tende a non influenzare alcuno, perché io non ho pacchetti di voti e quindi chi tenta d’influenzare secondo me lo fa sulla base di un dato che non esiste. Le persone devono essere libere di scegliere sempre e comunque”. E a chi le chiedeva se credeva in un’alleanza Pd-M5s a livello locale, aveva ribattuto: “Se credo in questa alleanza? A livello nazionale mi sembra che questa intesa ci sia quindi non capisco il tema della domanda. Io a Roma siederò nei banchi dell’opposizione e farò opposizione coerente con quello che è stato il mio programma di governo di questi cinque anni, senza sconti e collaborando dove ci sono delle possibilità, in maniera molto onesta, sincera e trasparente, come è giusto che sia”.

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