Attualità

Grande Fratello Vip, il dramma di Ainett Stephens: “Mia mamma e mia sorella uccise e bruciate, io ho cresciuto i miei fratelli”

La showgirl venezuelana: "Sono venute a mancare nel 2004, tutte e due. Io mi sono trovata a capo di tutta la mia famiglia, sono riuscita a portarli in Italia. Vedendo la grave crisi umanitaria che il mio Paese sta vivendo, mi rendo conto che ho fatto la scelta migliore"

di F. Q.

Durante la puntata del Grande Fratello Vip andata in onda ieri 4 ottobre, Ainett Stephens ha deciso di rivelare una storia drammatica, la sua, della quale non aveva mai parlato fino a oggi. “Vorrei fare due chiacchiere con Ainett”, ha esordito Alfonso Signorini, invitandola poi a ripercorrere la sua vita. A quel punto lei: “Mia madre e mia sorella sono scomparse 14 anni fa nel nulla”. Allora il conduttore: “Dunque potrebbero anche essere vive?”. “No, girano voci che sono state uccise e bruciate“, ha replicato Ainett. Tutto lo studio è rimasto senza parole.

Poi la showgirl venezuelana ha continuato: “Ero una ragazza piena di sogni e in Italia ho trovato il successo. Mia madre invece era una tosta ma allo stesso tempo molto dolce, premurosa. Cucinava, faceva dei piatti buonissimi, ballava musica reggae”, ha detto. Stephens ha ricordato il giorno in cui mamma e sorella hanno telefonato a casa: “Ero già in Italia, era il 17 dicembre disse che sarebbe arrivata dopo pochi giorni e poi invece… non le abbiamo più viste“. Infine ha concluso: “Mi sono rimboccata le maniche, non importa quanto sia grande la disgrazia, bisogna andare avanti. Mi sono trovata a capo di tutta la mia famiglia e ho dovuto prendermi cura di loro. Poi sono riuscita a portarli qui in Italia grazie al mio lavoro. Vedendo la grave crisi umanitaria che il mio Paese sta vivendo, mi rendo conto che ho fatto la scelta migliore”.

Grande Fratello Vip, il dramma di Ainett Stephens: “Mia mamma e mia sorella uccise e bruciate, io ho cresciuto i miei fratelli”
Community - Condividi gli articoli ed ottieni crediti
Precedente
Precedente
Successivo
Successivo

I commenti a questo articolo sono attualmente chiusi.