Nuovo scossone sul mercato immobiliare cinese. Non è ancora rientrata la crisi di Evergrande, il colosso schiacciato da debiti per 305 miliardi di dollari, ed ecco che un altro gigante del mattone torna a minacciare la borse globali con i suoi problemi finanziari: si tratta di Fantasia Holdings, che il 5 ottobre ha annunciato di non aver ripagato un bond in scadenza da 205,7 milioni di dollari. Un episodio che, sommato a quello di cui si è resa protagonista il giorno prima una terza società del comparto, lo sviluppatore Sinic, alimenta i timori di un tracollo sistemico.

“La società non ha effettuato il pagamento nel giorno stabilito. Il consiglio e il management valuteranno quindi il potenziale impatto sulla situazione finanziaria e di cassa“. Questa la nota con cui l’azienda basata a Shenzhen ha informato il mercato delle cattive acque in cui si trova. Un annuncio cui si è andata a sommare la nota del gruppo immobiliare Country Garden Services Holdings, che pochi minuti dopo ha svelato come una controllata di Fantasia abbia mancato il rimborso di un altro prestito da quasi 110 milioni di dollari in scadenza il giorno prima. Immediato l’intervento delle agenzie di rating, con Fitch che ha declassato il merito creditizio del costruttore da “B” a “CCC-“, praticamente un gradino sopra il default. “Riteniamo che l’esistenza di queste obbligazioni indichi una situazione di liquidità più tesa di quanto ci aspettassimo”, ha scritto la società americana. Che ha espresso anche “dubbi sulla trasparenza delle informazioni finanziarie aziendali”.

Quella di Fantasia non è però l’unica nuova minaccia. Appena 24 ore prima della vicenda che l’ha vista protagonista, si è infatti aperto un altro dossier rovente: quello relativo a Sinic Holding. La compagnia immobiliare non ha effettuato alcuni rimborsi di interessi e quindi nel giro di due giorni, tra il 4 e il 5 ottobre, prima la stessa Fitch e poi Standard & Poor’s hanno tagliato il suo rating affermando che la “capacità di servizio del debito è quasi esaurita” e “è iniziato un processo simile a un default“. Intanto resta in bilico il destino di Evergrande: secondo quanto riferito da alcuni media cinesi tra cui il Global Times, lo sviluppatore immobiliare Hopson Development Holding sta per acquisire il 51% del ramo di property management del gruppo. Un accordo che potrebbe portare in dote alla società circa 5,14 miliardi di dollari allontanando temporaneamente lo spettro di un crack.

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