“Gli stati non siano vassalli del mercato”. Lo dicono le centinaia di manifestanti che questo pomeriggio hanno marciato per le calli di Venezia per protestare contro il G20 dell’economia e delle finanze. Un corteo variegato organizzato dalla rete “We Are Tide” che ha visto la presenza dei sindacati di base, dei No Tav della Val di Susa, dei comitati “Stop al Biocidio” campani, del comitato No Grandi Navi di Venezia e di altre realtà italiane.

“Questi vertici si basano ancora sul mito della crescita economica come crescita del Pil, ma a noi sta stretta, la crescita dovrebbe essere associata al benessere” racconta Anna Clara, della rete “We are tide”. Il messaggio ai ministri del G20 è quello di “stanziare i fondi che stanno arrivando con la pandemia non più secondo le logiche del sistema economico attuale – conclude Marco, del Comitato No Grandi Navi – chiediamo salario minimo e che la buffonata della global tax al 15% sia cambiata”.

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