Sfuriata incontenibile del senatore di Fratelli d’Italia, Ignazio La Russa, nel corso della trasmissione “L’aria che tira”, su La7. Il dibattito è incentrato sul ddl Zan, al quale il parlamentare è contrario perché a suo dire è inutile e ‘discrimina le idee’, suscitando la contrarietà della giornalista de Il Corriere della Sera, Maria Teresa Meli.
La Russa sbotta con lei e col conduttore, lamentando di essere l’unica voce dissonante della trasmissione: “Non mi interrompete, qui siete tutti agitati quando parlate di ‘sta cosa. State calmi”.
Poi espone la posizione del suo partito, puntando il dito contro “il pensiero della Ferragni” e attaccando “la cultura gender”.

Il senatore sbotta irrimediabilmente quando il conduttore Francesco Magnani gli chiede di intervenire per un solo minuto a causa dell’imminente blocco pubblicitario: “E allora io non le rispondo. Non parlo. Lei non può fare una trasmissione in cui io sono l’unica voce contro tutti, compresi i servizi, e poi mi dice che ho 30 secondi. Lei mandi allora in ritardo la pubblicità e mi faccia parlare per 2 minuti, non dico 2 ore. È una vergogna, guardi. È una vergogna come lei sta impostando questa trasmissione, tra i servizi e le persone invitate. Io rinuncio ai miei 30 secondi. O mi dà 3 minuti oppure rinuncio. Non parlo”.
“Abbia pazienza – risponde Magnani – le ho detto che dobbiamo andare in pubblicità e le ho consentito di chiudere una riflessione. Tra l’altro, ha parlato più di tutti gli altri”.
“E allora parlo dopo – ribatte La Russa – Vada pure in pubblicità. Vada, vada. Cosa sono io? La foglia di fico di queste tesi assurde? Questa è una trasmissione orientata. Ho perso tempo? Certo, ho perso un minuto per svelare la natura di questa trasmissione. Io invito con molto piacere a un confronto con me la presidente dell’Arcigay, che è una persona molto diversa da quelli che fanno i Gay Pride. E la invito a incontrarmi non certo nella sua trasmissione. Ora, se lei vuole che le risponda, mi deve dare almeno 160 secondi. Li conti”.

Il giornalista lancia la pausa pubblicitaria e, al ritorno in studio, offre due minuti a La Russa per completare il suo intervento, nel quale ribadisce che non c’è nessuna emergenza omotransfobica.
Al termine dei 120 secondi concessi al senatore di Fratelli d’Italia, Magnani commenta: “Ora la devo fermare. Penso di averle consentito il tempo per replicare, anche se è arrivato a offendere il lavoro che ho svolto dicendo che era una trasmissione vergognosa. Tanto le dovevo. Ora però devo andare avanti, anche nel rispetto degli altri ospiti che ci stanno aspettando”.

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