Non si arresta la curva dei contagi nel Regno Unito, che nelle ultime 24 ore ha toccato un nuovo picco. Sono stati infatti registrati 26.068 casi (su quasi 900mila tamponi), un numero che la Gran Bretagna non sfiorava dal 29 gennaio. Si tratta d’una nuova impennata, anche se l’effetto dei vaccini (con la somministrazione delle prime dosi salita al’85% della popolazione adulta e i richiami al 62,4%) continua per ora a frenare l’impatto sull’incremento dei ricoveri negli ospedali e soprattutto sui morti giornalieri: non superiori a 14, in calo rispetto ai 23 registrati ieri.

La diffusione della variante ex indiana si sta ripercuotendo pesantemente anche sui tifosi in trasferta per gli Europei. Le partite e gli eventi collegati sono infatti diventati una fonte di infezioni incontrollata in tutto il continente. Se i match a San Pietroburgo hanno determinato l’aumento dei casi tra finlandesi e danesi tornati a casa, il governo di Londra chiede ai britannici di non andare a Roma per assistere al match di sabato sera dei quarti di finale contro l’Ucraina. E quasi 2mila tifosi scozzesi sono risultati positivi dopo aver partecipato a eventi legati a Euro 2020.

E mentre incalza la pandemia nel Paese che più in Europa e più rapidamente ha vaccinato la sua popolazione adulta, si innesta la polemica contro il Parlamento che, su proposta del governo Tory di Boris Johnson, ha deciso di di esentare dalla quarantena anti-Covid uomini e donne d’affari stranieri e residenti all’estero in grado di dimostrare di dover viaggiare sull’isola per missioni di lavoro destinate a portare un significativo beneficio all’economia britannica.

L’eccezione varrà per gli esponenti del business provenienti dai Paesi, oltre cento, inclusi tuttora nella lista arancione (o ambra) delle destinazioni di viaggio tornando dalle quali resta al momento obbligatoria la precauzione dell’autoisolamento per 10 giorni, con doppio test durante il periodo. Paesi fra cui figurano Usa, Giappone, Canada e tutta l’Unione Europea (tranne qualche isola), Italia compresa. Occorrerà tuttavia fare una richiesta ad hoc alle autorità britanniche prima di partire, con l’onere di certificare la necessità della missione e l’impatto delle proprie attività su una forza lavoro di almeno 500 persone impiegate nel Regno.

Dubbi sono stati espressi peraltro da deputati dell’opposizione laburista, mentre alcuni virologi hanno sottolineato come i contagi – tornati a crescere nelle ultime settimane a causa della variante Delta del Covid (ex indiana) – “non facciano distinzioni” per censo o tra viaggiatori impegnati in attività di business importanti e gente comune. Da oggi, intanto, la piccola lista verde britannica dei Paesi esentati totalmente dalla quarantena di rientro – limitata al momento a una ventina d’isole turistiche e destinazioni remote – si è allargata all’arcipelago spagnolo delle Baleari, all’isola portoghese di Madera e a Malta, oltre a qualche territorio oceanico, in aggiunta alle sole mete europee di Gibilterra e Islanda presenti fino a ieri.

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