L’ultimo giorno del concorsone per 100 posti di funzionario amministrativo al Comune di Roma salta “per un problema tecnico“. In mattinata l’assessorato al Personale della Capitale ha fatto sapere che la sessione prevista per oggi (cognomi D-E) alle 8.30 al padiglione 3 della Fiera di Roma, a cui si erano presentate 1.500 persone provenienti da tutta Italia, è stata rimandata al 5 luglio prossimo. Durante la prova, a quanto pare, un candidato si è accorto che una delle 60 domande “a crocette” del formulario da compilare in 60 minuti proponeva due opzioni di risposta (su tre) uguali tra loro. La Commissione a quel punto ha tentato di estrarre una nuova batteria di quiz tra le tre a disposizione, ma i tablet utilizzati per il concorso non consentivano di resettare il sistema per cominciare da capo la procedura. Alla fine, la presidente ha scelto di annullare la selezione e rinviarla a data da destinarsi (poi individuata, appunto, in lunedì 5 luglio).

“È solo l’ultima cosa in ordine di tempo”, ha attaccato Carlo Calenda, leader di Azione e candidato sindaco di Roma, intervistato su Nsl Radio. “Alla Raggi posso solo dire che deve prendere atto di aver fallito. Il dossier sull’Expo deve essere presentato ad Ottobre, lo fanno questi che sbagliano un concorso?”, polemizza. “Tutto non funziona, affinché tutto continui a non funzionare. Basta. Roma non merita questo“, si accoda il neo-candidato del Pd, l’ex ministro del Tesoro Roberto Gualtieri. “Caro Gualtieri, da che pulpito! Tu e il Pd chiarite piuttosto la Concorsopoli della Regione Lazio. Per quel che ci riguarda tutto è stato fatto con massima trasparenza”, gli replica in un tweet l’assessore al Personale, Antonio De Santis.

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