Anche i bambini e i ragazzi ben presto potranno accedere ai servizi online della pubblica amministrazione allo stesso modo degli adulti. L’ormai noto Spid digitale non avrà più limiti di età. Il ministero dell’Innovazione e l’Agenzia per l’Italia digitale (Agid) son pronti a consegnare nel giro di qualche settimana il rivoluzionario progetto che permetterà agli under 18 di avere una chiave digitale. L’esigenza nasce, in linea con gli obiettivi del Piano nazionale di ripresa e resilienza, per diffondere l’utilizzo dell’identità digitale a fasce sempre più ampie della popolazione.

Con l’attivazione per i minori, i ragazzi potranno utilizzare i servizi loro dedicati in piena sicurezza e tutela dei dati. L’accesso con Spid ai servizi sarà garantito, in base all’età, dalle amministrazioni o dai privati che lo rendono disponibile. Il 14 giugno è terminata la consultazione pubblica delle linee guida per la fruizione dei servizi Spid da parte dei minori, che Agid dovrà in seguito emanare. Sono in corso le fasi di recepimento dei commenti alla consultazione e le interlocuzioni con l’Autorità Garante per la Protezione dei Dati Personali ed altre istituzioni, per arrivare alla versione finale del testo. I passaggi da compiere prima di dare il via a questa operazione sono tanti e delicati perché stiamo parlando di bambini.

Ma come funzionerà lo Spid per gli under 18? All’Agid hanno già tutto chiaro: “I genitori, o coloro che esercitano la responsabilità genitoriale – spiegano a Ilfattoquotidiano.it gli uffici che sono al lavoro per questo piano – potranno richiedere l’identità digitale Spid per i figli minorenni. Verranno informati dell’attivazione con una notifica e, in seguito, potranno revocare o sospendere la stessa identità. La procedura è stata pensata per garantire che i dati personali del minore di 14 anni siano trattabili solo con il consenso del genitore (o di chi ha la responsabilità genitoriale)”. Dai 14 anni in su, invece, il consenso è richiesto direttamente al minore.

L’accesso ai servizi online, munito di identità digitale Spid, dovrà essere autorizzato dal genitore. A tal fine è previsto un servizio di notifica a mamma o papà da parte del gestore di identità. Per determinate tipologie di servizi – ad esempio quelli di prevenzione o di consulenza forniti direttamente al bambino o al ragazzo – ed in base all’età, il minore potrà accedere in autonomia senza l’autorizzazione dei genitori, nel rispetto della normativa in materia di protezione dei dati personali.

È chiaro che di fronte a questa novità anche le scuole e il sistema d’istruzione saranno coinvolti perché, con ogni probabilità, l’educazione civica digitale diventerà ancor più importante per preparare i ragazzi ad affrontare le nuove sfide tecnologiche. L’Agid darà tutte le informazioni necessarie attraverso i suoi canali sia ai genitori sia agli istituti affinché il progetto possa partire con il piede giusto.

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