Nel giorno in cui tutta Italia torna in zona bianca, con l’eccezione della Valle d’Aosta che deve attendere lunedì prossimo, il Comitato tecnico scientifico si riunisce per dare il via libera a togliere l’obbligo di indossare la mascherina all’aperto. Gli esperti si incontrano nel tardo pomeriggio, la riunione è prevista alle 18.30, per emanare il parere richiesto dal ministero della Salute, su indicazione del presidente del Consiglio Mario Draghi. Una data per lo stop alla mascherina però ancora non c’è: si parla di inizio luglio, ma le valutazioni da fare riguardano sia l’andamento delle vaccinazioni sia la diffusione della variante Delta. Intanto, dal ministero guidato da Giancarlo Giorgetti arrivano nuove pressioni al Cts, questa volta per la riaperture delle discoteche, i luoghi dove l’estate scorsa il contagio aveva ripreso a crescere da metà agosto in poi. “Faremo le nostre valutazioni anche in questo senso per definire al meglio quello che è il bene sia del settore sia della popolazione”, il commento di Fabio Ciciliano, membro del Cts.

Il Comitato di esperti, salvo sorprese, oggi pomeriggio dovrebbe dire alla fine delle mascherine all’aperto, adeguandosi alle norme già introdotte in altri Paesi europei. Recepito il parere, il governo dovrà scegliere quando dare il via libera: la prima data utile è lunedì 28 giugno, quando anche la Valle d’Aosta diventerà zona bianca. L’esecutivo potrebbe decidere però di aspettare il primo luglio o, per precauzione, attendere i dati del monitoraggio settimanale del 2 luglio e quindi far scattare la nuova norma da lunedì 5 luglio.

Il provvedimento eliminerà l’obbligo di indossare la mascherina, ma solo all’aperto. Le nuove regole prevedranno comunque l’obbligo di portare con sé la mascherina e indossarla quando, anche all’aperto, non sarà possibile mantenere la distanza interpersonale. Ovviamente, il dispositivo di protezione andrà sempre indossato nei luoghi chiusi, come i negozi, i mezzi pubblici e anche i bar e i ristoranti, dove la mascherina si può togliere solo quando si è seduti al tavolo o per il tempo della consumazione.

“Faremo un’analisi articolata e approfondita su tutti gli aspetti, sugli spazi al chiuso e all’aperto, sulla recrudescenza della variante indiana e l’impatto che potrebbe avere sul nostro Paese”, ha spiegato a ‘Che giorno è’ su Rai Radio 1 Fabio Ciciliano, membro del Cts. Verranno fatte anche le “valutazioni” sulla data in cui potrebbe venire meno l’obbligo. “Sebbene i numeri siano abbastanza bassi e l’incidenza ridotta grazie anche alla campagna vaccinale – ha aggiunto – siamo ancora all’interno dell’epidemia“. L’esperto ha poi affrontato anche il tema discoteche: “È un ambito molto particolare, dove viene sublimata la socialità delle persone. E’ ovvio che in una situazione di questo genere si verifica la massima possibilità di circolazione virale. Ci è stata fatta una proposta dal Mise in conseguenza dell’applicazione di alcuni protocolli“. Una proposta che sarà valutata “nel prossimo futuro, non so se riusciremo in questa seduta o in quella immediatamente successiva“.

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