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Damiano dei Maneskin dà ragione a Emma: “Da maschio sono privilegiato. Se io faccio tanto sesso sono un figo, Vic una put*ana…”

Il leader della band vincitrice al Festival di Sanremo 2021 e all'Eurovision Song Contest dice la sua sulle dichiarazioni di Emma  che aveva puntato il dito contro il sessismo che ha subito durante la sua partecipazione all'Eurovision nel 2014

di Andrea Conti

Damiano dei Maneskin dà ragione a Emma. Il cantante della band vincitrice al Festival di Sanremo 2021 e all’Eurovision Song Contest, in una intervista a Vanity Fair, commenta le parole della collega che alla vigilia del suo tour aveva detto: “All’Eurovision ai miei tempi (era il 2014 e si era presentata con ‘La mia città’, ndr) mi hanno massacrata per un paio di shorts, a Damiano – torso nudo e tacchi – invece non hanno detto nulla”. Nella replica sostanzialmente Damiano David appoggia il concetto espresso da Emma: “Il giudizio facile contro il femminile è più feroce, costante, svilente (se io faccio tanto sesso sono un figo e Vic una puttana, dove io mi mostro forte sono un leader e Vic una dispotica e rompipalle, che ha successo perché è bona). Da maschio sono privilegiato, le molestie che subisco non sono paragonabili a quelle che vive una donna, i commenti sulla mia estetica sono incentrati solo sulla mia estetica e non vanno a insinuare nulla sulla mia professionalità e la mia competenza, mentre le donne sono vittime di questo tipo di pensiero in maniera sistemica”. E poi aggiunge un episodio alquanto curioso: “Mi è successo di ritrovarmi dal niente con una che tirandomi a sé per un selfie mi ha iniziato a leccare la faccia… ma che vuoi, me l’hai chiesto? Il consenso esiste, ed è doveroso”.

Dopo la vittoria all’Eurovision i Maneskin hanno ottenuto traguardi importantissimi: “Gli streaming di ‘Zitti e buoni’ crescono di secondo i secondo, e ci portano sopra ai Muse, sul tetto delle classifiche inglesi, dodicesimi nella Spotify Global Chart. Follower quasi triplicati, nel post Rotterdam (da 1,4 a 3,3 milioni, ndr). Follia contagiosa e universale: magliette e merchandising andati esauriti in 10 minuti. Come i dischi, i biglietti per un tour che aggiunge date e si espande sulle cartine geografiche. Ci stanno cercando persino in Festival in cui sono passati i Rolling Stones”. In mezzo a tanti numeri importanti una notizia che cinque giorni ha sorpreso il mondo discografico italiano: si è interrotto il rapporto lavorativo con la manager storica Marta Donà, che ha accompagnato la band per quattro anni dal secondo posto a X Factor nel 2017.

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