Sono 34 i morti e almeno un centinaio i feriti – tra cui donne e bambini – in un incidente ferroviario accaduto nel Sud del Pakistan, vicino alla città di Daharki, nel distretto di Ghotki, provincia del Sindh. L’intercity “Millat Express” – che collega Karachi, la più grande città del Paese, a Sargodha – è deragliato nelle primissime ore del mattino di lunedì rovinando sul binario opposto, dove subito dopo è stato travolto da un altro treno passeggeri, il Sir Syed proveniente da Rawalpindi, che a propria volta si è ribaltato.

Il portavoce delle ferrovie Umar Tufail ha riferito che tra le 15 e le 20 persone sono ancora intrappolate all’interno del Millat Express: soccorritori e semplici cittadini stanno lavorando per tirarle fuori. Anche l’esercito e le forze paramilitari hanno raggiunto il luogo dell’incidente, in aperta campagna. Le immagini che circolano sui media mostrano ammassi di lamiere e vari vagoni ribaltati su sè stessi, almeno sei dei quali distrutti. A bordo dei due treni viaggiavano in totale circa 1.100 persone.

Il primo ministro Imrat Khan si è detto “scioccato” dal disastro e ha promesso un’inchiesta approfondita sull’accaduto. Gli incidenti di questo tipo sono frequenti nello Stato asiatico, che ha ereditato migliaia di chilometri di binari dall’epoca coloniale britannica, senza però saperli gestire in modo adeguato per colpa della corruzione e della mancanza d’investimenti. Nell’ottobre 2019 un treno da Karachi a Rawalpindi si era incendiato uccidendo 75 passeggeri, mentre una frontale tra due convogli a Karachi, nel 2016, aveva fatto 21 vittime.

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