“Quest’estate ci sarà la prima sessione di laurea in presenza? Penso proprio di sì, a meno che non si abbiano difficoltà a raggiungere la sede“. Intervenuta a SkyTg24, la ministra dell’Università Maria Cristina Messa ha confermato una notizia che migliaia di laureandi di tutta Italia aspettavano: per la sessione di laurea estiva si potrà tornare a discutere la tesi in aula, a patto di rispettare tutte le norme anti-contagio. Solo nel caso in cui uno studente dovesse trovarsi in zona arancione o rossa, e quindi non abbia la possibilità di spostarsi per raggiungere la propria università, si continuerà a ricorrere alle modalità telematiche. Messa ha infatti spiegato che, almeno per il momento, si dovrà “mantenere la doppia linea, in presenza e non”.

Lo stesso vale per la percentuale di studenti in aula per le lezioni: “Dipende dalla aule, sono molto diverse l’una dall’altra. Nei posti più piccoli anche al 100 per cento, quelle più grandi al 30%”. Nonostante le difficoltà iniziali, ha aggiunto la ministra, le università hanno risposto bene all’esigenza di fare lezione online e ora sono pronte alla ripartenza. Ma l’esperienza accumulata fin qui dal punto di vista tecnologico non andrà dispersa: anche dopo il coronavirus, “la modalità mista in presenza e a distanza resterà. Ma non per costrizione, bensì per aspetti positivi – ha poi spiegato Messa parlando dell’università del futuro delineata nel Recovery Plan -. Si potranno accogliere anche studenti da università straniere collegati. Sarà un’università in presenza a cui si aggiunge la distanza”.

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