Crollo storico per il colosso giapponese Nomura: la banca nipponica ha chiuso la seduta alla Borsa di Tokyo registrando una perdita record del 16,3% a causa di una possibile perdita di due miliardi di dollari legata a una transazione con l’hedge fund americano Archegos Capital Management. Il fondo speculativo è stato costretto dalle sue banche creditrici a liquidare venerdì scorso circa 20 miliardi di dollari di azioni, con effetti pesanti per i conti del gruppo giapponese, di Credit Suisse e di altri istituto di credito. Anche gli svizzeri ammettono di aver riportato “perdite molto significative” derivanti dall’esposizione con un non meglio specificato fondo di investimento. Il gruppo svizzero in una nota sottolinea di non poter quantificare esattamente ancora il danno che colpirà i risultati del primo trimestre. Nella pre apertura di Borsa i titoli di Credit Suisse hanno già registrato perdite fino al 10%.

Nomura ha reso noto in una nota che lo scorso 26 marzo “si è verificato un evento” che potrebbe comportare “una significativa perdita” per una sua controllata Usa, generata “da una transazione con un cliente”. La banca con sede legale a Tokyo “sta attualmente valutando l’estensione della possibile perdita e l’impatto che potrebbe avere sui sui risultati finanziari” e stima al momento di poter “reclamare un danno dal cliente di circa 2 miliardi di dollari“.

Venerdì scorso il fondo Archegos Capital Management di Bill Hwang era stato costretto a liquidare qualcosa come 20 miliardi di dollari di partecipazioni azionarie, generando turbolenze a Wall Street, a causa delle perdite che le sue posizioni stavano maturando e alle richieste delle banche finanziatrici di ricostituire i margini a garanzia dei suoi investimenti. Il sell-off del fondo, travolto da scommesse perse, ha spaziato da giganti tecnologici cinesi a conglomerati media Usa. Morgan Stanley, secondo quanto riferito da Bloomberg, ha venduto circa 13 miliardi di dollari di azioni, tra cui Farfetch, Discovery, Baidu e GSX Techedu mentre Goldman Sachs ha ceduto 6,6 miliardi di titoli di Baidu, Tencent Music Entertainment Group e Vipshop, a cui è seguita la vendita di altri 3,9 miliardi di dollari di azioni tra cui ViacomCbs e iQiyi. Venerdì ViacomCbs e Discovery sono crollate del 27% in scia al sell-off e al downgrade di analisti. Wall Street si è interrogata a lungo sull’identità dell’investitore che stava liquidando quote così consistenti, provocando scossoni ai titoli coinvolti. Non è la prima volta che Hwang finisce nei guai: nel 2012 ha pagato una multa di oltre 60 milioni di dollari dopo aver ammesso l’uso illegale di informazioni nel trading su banche cinesi.

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