Indignati per le dichiarazioni che Meghan Markle ha rilasciato durante l’intervista a Oprah Winfrey, in cui ha spiegato come la Casa Reale fosse preoccupata per il colore della pelle del primogenito della coppia dei duchi di Sussex, Archibald, quando fosse venuto al mondo. L’intervista ha scatenato i tabloid ma anche la politica britannica, dove il Labour ha chiesto che Buckingham Palace apra un’indagine interna sulle sue rivelazioni, incluso il fatto che la duchessa – ex attrice di origini materne afroamericane – ha affermato di essersi sentita abbandonata dalla famiglia reale fino ad arrivare all’orlo del suicidio. “Il razzismo non può avere spazio” nel Regno Unito, ha commentato Vicky Ford, esponente del governo Tory di Boris Johnson, mentre la richiesta di indagine è stata avanzata dalla ministra ombra dell’Istruzione, Kate Green.

Harry: “Il commento razzista non è da imputare né alla Regina né e Filippo” – Il principe Harry, poi, in un brano inedito dell’intervista, ha inoltre precisato che il razzismo contro Meghan è stato “in larga parte” alla base della decisione dei duchi di Sussex di lasciare il Regno Unito e la famiglia reale. Harry ha ricordato le parole di un imprenditore che lo invitava a non reagire, poiché altrimenti “i media avrebbero distrutto la nostra vita” e poiché a suo dire il Regno restava un Paese “molto intollerante”. Ma per Harry “il Regno Unito non è intollerante, è la stampa ad esserlo, nello specifico i tabloid. Purtroppo se le fonti d’informazione sono corrotte o razziste, questo condiziona il resto della società”. Il principe precisa poi che il commento razzista citato da Meghan non è da imputare alla regina Elisabetta, 94 anni, né al 99enne principe consorte Filippo. Un passaggio che ieri non era andato in onda per mancanza di spazio, ma che è stato recuperato oggi con altre clip dalla Cbs in un talk show del mattino.

Green: “Le accuse siano investigate con serietà” Green, interpellata stamattina da Sky News assieme a Ford sull’intervista, ha parlato di rivelazioni “davvero angoscianti e scioccanti”. E visto che ci sono “accuse di razzismo, io mi aspetto che siano trattati dal palazzo con la massima serietà e pienamente investigate”, ha incalzato. Concetti analoghi vengono espressi in queste ore da altri esponenti politici e personalità britanniche, in primo luogo – ma non solo – da figure la cui provenienza familiare è legata a minoranze etniche.

Le rivelazioni – La vicenda dei dubbi sul colore della pelle di Archie, che sta suscitando sdegno anche negli Usa e altrove, è al centro dell’attenzione, che si focalizza tuttavia pure su altri aspetti clamorosi dell’intervista: dal racconto sulla tentazione suicida denunciata da Meghan nel periodo più difficile della sua vita a corte e del rifiuto “dell’istituzione” di aiutarla ad avere assistenza psicologica esterna per timore di uno scandalo; al sospetto che il successo del primo tour ufficiale post matrimoniale dei Sussex – in Australia – abbia potuto suscitare la gelosia di altri Windsor (esattamente come accadde a suo tempo per Diana); fino alle rivelazioni sul senso di abbandono denunciato da entrambi; o ancora sulla resa ai ‘ricattì della stampa popolare imputata ai vertici della monarchia, “intrappolati” nello status quo; e sulle parole amare verso l’erede al trono Carlo (padre di Harry), ma anche verso i duchi di Cambridge, William e Kate. In un quadro nel quale i duchi ribelli hanno ‘risparmiato’ solo la 94enne regina Elisabetta.

In difesa del palazzo, non mancano peraltro i primi interventi di commentatori reali e specialisti di gossip da tempo critici verso Harry e Meghan, come Anna Pasternak. Mentre Charles Anson, portavoce della regina negli anni della crisi legata alle vicende della principessa Diana, parla del programma della Cbs come di “un’intervista significativa”, ma “da contestualizzare”; e comunque giura: “Nella casa reale non c’è neppure un filo di razzismo”.

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