Sono 9.630 i nuovi casi di infezione da Sars-Cov-2 rintracciati in Italia nelle ultime 24 ore a fronte di 170.672 tamponi processati, compresi i test antigenici rapidi. I morti sono 274. Se, come ogni lunedì, i numeri assoluti tendono a scendere, si registra un nuovo aumento dell’incidenza, ora pari al 5,6%, con quella dei molecolari che schizza al 10,5. In salita anche i ricoverati con sintomi (+351) e i pazienti assistiti in terapia intensiva (+24 rispetto a domenica) a fronte di 162 ingressi.
Per avere un termine di paragone: lo scorso lunedì si registrarono 7.351 casi con il 9,2% di incidenza dei tamponi molecolari, +66 ricoverati con sintomi e 122 ingressi in terapia intensiva. Si tratta del peggior inizio di settimana nell’ultimo mese. Dal 21 febbraio 2020, sono 2.818.863 i casi accertati di infezione in Italia. In 2.334.968 sono guariti o sono stati dimessi (+10.335) mentre 95.992 sono deceduti per Covid-19. Gli attualmente positivi sono 387.903, di cui 367.630 si trovano in isolamento domiciliare. In 18.155 sono attualmente ricoverati nei reparti Covid e altri 2.118 si trovano in terapia intensiva.
La regione che fa registrare il maggior incremento è l’Emilia-Romagna, dove sono stati rintracciati 1.847 nuovi casi. In Lombardia sono 1.491 – di cui 509 in provincia di Milano e 427 nel Bresciano – e in Campania 1.202. La Toscana segnala 911 contagiati, il Lazio 854, il Piemonte 639 e il Veneto 509. Sotto i cinquecento nuovi positivi tutte le altre regioni, con la Sicilia che si ferma a 412, l’Abruzzo a 351 e la Puglia a 343. Meno di 200 in tutte le altre aree del Paese: sono 183 in Provincia di Bolzano, 145 in Friuli-Venezia Giulia, 136 in Liguria, 118 in Calabria, 97 in Umbria, 83 in Molise, 77 in Sardegna, 60 in Provincia di Trento, 41 in Basilicata e 14 in Valle d’Aosta.
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