Prima l’incursione di un utente col nome “Benito Mussolini” (con tanto di foto profilo del fu Duce). Poi bestemmie e video porno per interrompere l’assemblea. E’ “l’irruzione digitale” avvenuta durante un incontro pubblico organizzato a Bergamo per parlare di un progetto di riqualificazione di un quartiere della città. Gli assessori della giunta Gori e gli altri partecipanti (circa 70 cittadini), appena iniziata la discussione, si sono accorti di un “estraneo” (il sedicente Benito) e lo staff tecnico lo ha eliminato dai partecipanti. Ma poco dopo le molestie sono proseguite. “Questi atti – ha dichiarato l’assessore all’Innovazione Giacomo Angeloni – sono fascismi del nuovo millennio che dobbiamo condannare e denunciare. Riprogrammeremo la serata nelle prossime settimane valutando bene la modalità con cui organizzarla. Siamo molto dispiaciuti”.

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