Nel calderone di nomine istituzionali per il nuovo governo Draghi mancava ancora un nome, quello del futuro portavoce del premier. Secondo La Stampa e il Sole24Ore, la scelta è ricaduta su Paola Ansuini, oggi al vertice della Comunicazione di Banca d’Italia. Potrebbe essere lei, quindi, a colmare il vuoto comunicativo che si è creato a Palazzo Chigi dopo la caduta del precedente esecutivo. Entrata in Via Nazionale nel 1988, è stata a lungo addetta stampa e ha trascorso due anni come vice-capo della delegazione a Bruxelles. Nel 2001 ha coordinato la campagna nazionale di comunicazione e informazione per l’introduzione dell’Euro, ma è nel 2006 che la sua strada si è incontrata con quella di Draghi. Come si legge sulla biografia pubblicata sul sito di Bankitalia, Ansuini ha curato “dal 2006 al 2011 la comunicazione per il Presidente del Financial Stability Board (precedentemente Financial Stability Forum)”. In quel periodo al vertice dell’organismo internazionale c’era proprio il neopremier, in quel periodo nominato anche governatore di Via Nazionale. Negli stessi anni è stata responsabile dei rapporti con la stampa internazionale in occasione dei vertici dei Capi di Stato e di Governo del G7, G8 e G20.

Nel 2013 Ansuini è stata nominata Responsabile della Comunicazione della Banca e dal 2014 Vice capo del Servizio Segreteria particolare del Direttorio e comunicazione. In questi anni ha gestito i rapporti con i media “in occasione dei principali eventi finanziari internazionali (riunioni del Fondo monetario internazionale e della Banca mondiale, World Economic Forum di Davos, G7, G8 e G20 dei Ministri economico-finanziari e dei Governatori delle banche centrali)”. Ha diversi incarichi nell’ambito del Sistema europeo delle banche centrali: in particolare, “è membro dello Eurosystem/ESCB External Communications Committee dal 2011 e dal 2014 rappresenta la Banca nel Single Supervisory Mechanism External Communications Committee”. È laureata in Scienze politiche e sociali presso la Luiss Guido Carli di Roma.

In queste ore il suo nome per Palazzo Chigi si è sempre fatto più insistente. E a pesare nella decisione potrebbe esserci proprio il rapporto che Ansuini ha stretto con Draghi negli anni in cui lui era ancora in Via Nazionale, prima di arrivare al vertice della Bce. Una spia della cifra comunicativa che la futura portavoce del presidente del Consiglio potrebbe adottare nei prossimi mesi arriva dal suo profilo Twitter. L’ultimo tweet risale al 13 febbraio ed è un repost di un podcast pubblicato dall’Ansa, dal titolo molto esplicativo: “Draghi e la comunicazione: parlano i fatti, addio retroscena!”.

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