Musica

Ligabue a FqMagazine: “Sono spesso arrabbiato per le frasi dette sui social da chi pensa tutto e il contrario di tutto”

L'artista festeggia trent'anni di carriera con una doppia uscita discografica, un Best Of con 77 successi e un album di inediti con 7 brani. Ligabue traccia un bilancio della sua vita e del suo percorso artistico, confessando anche quando nel 1999 ha pensato di ritirarsi, poi la decisione di continuare per i live e la speranza di rivedersi al nuovo Campovolo il 19 giugno: “Per sfogarci un po', festeggiare, con la speranza di aver lasciato la pandemia alle spalle”

di Andrea Conti

Trent’anni di carriera, doppia uscita discografica e una grande festa live il 19 giugno 2021 (già rimandata causa pandemia) alla nuova Rcf Arena di Reggio Emilia (Campovolo). Ligabue ha deciso così di festeggiare se stesso e i fan con il disco di inediti “7” e la raccolta “77+7”, in uscita entrambi il 4 dicembre. L’album di inediti “7”, che contiene 7 brani che l’artista ha ritrovato, riscritto e prodotto mentre la raccolta “77+7” contiene 77 singoli, rimasterizzati, oltre ai 7 brani inediti. I progetti sono stati anticipati dai singoli “La ragazza dei tuoi sogni” e “Volente o nolente” in duetto con Elisa. Il 19 giugno 2021 Ligabue tornerà live con “30 anni in un (nuovo) giorno”, l’evento in data unica, già “sold out” (100.000 biglietti venduti) in prevendita.

SONO ARRABBIATO SPESSO E MALVOLENTIERI

In “Si dice che” Ligabue parla di rabbia e rassegnazione. “Sono arrabbiato spesso e malvolentieri per la sequenza di frasi fatte dette sui social da chi pensa tutto il contrario di tutto. Molte delle cose che leggo non mi vedono d’accordo e anzi mi oppongo a quando la pelle viene liscia dopo la rassegnazione perché è proprio in quel momento che arrivano i problemi peggiori”. E confessa che è molto legato a questa canzone perché il basso è di Luciano Ghezzi, storico componente della prima band di Ligabue, i ClanDestino, che si è spento a inizio ottobre a soli 56 anni. “Ho scoperto solo dopo che era sua la linea di basso – ci ha raccontato l’artista -, avevamo provinato altri bassisti ma nessuna aveva quella carica. Quando con Luciano ci siamo ritrovati a provare dei brani per i festeggiamenti a Campovolo, chiacchierando lui mi ha detto che quel provino era suonato da lui. Così abbiamo deciso di lasciarlo per omaggiarlo e perché, vista la carica e l’ironia del pezzo, era il pezzo più giusto”.

NEL 1999 STAVO MOLLANDO TUTTO, UNA VOCINA MI HA FERMATO

“Avevo deciso di lasciare tutto nel 1999. Allora non ero preparato alla mole di successo che mi era arrivata. Era un anno che seguiva ‘Buon compleanno Elvis’ e ‘Radiofreccia‘. Mi ero reso conto che un certo tipo di visibilità ti espone a tutte le correnti. Non ero pronto ad essere raccontato ma non ero nemmeno pronto all’isolamento che la notorietà produceva. Una vocina dentro di me mi ha chiesto se valesse la pena non fare più concerti, così ho deciso che non potevo fare a meno dei concerti e andare avanti”.

ELISA È L’UNICA DONNA PRESENTE NEI MIEI ALBUM

Ligabue ha ricordato come sono nate le canzoni con Elisa. “Ho scritto 15 anni fa ‘Gli ostacoli del cuore‘, ho chiamato subito Elisa: ‘Sappi che ho una canzone pensata per te e se non ti piace, me ne farò una ragione! (ride, ndr)’. Detto questo, come paracadute preparai il provino di ‘Volente o Nolente’. Io ed Elisa ci siamo ritrovati nel mio studio di registrazione a Correggio ed è stato un pomeriggio speciale. Abbiamo registrato con chitarra acustica e piano tutte e due le canzoni. Quando ho riaperto questo cassetto ho ritrovato ‘Volente e Nolente’ che è una canzone che parla di due persone che sono costrette a stare separate – quindi è attuale ancora oggi – e si scambiano desideri naif, ingenui e candidi. Quei desideri erano cantati da Elisa e mi sembravano davvero credibili ancora oggi. Così ho preso la voce di Elisa di 15 anni e insieme a Barbacci ci ho costruito tutta la canzone. Lei è l’unica donna presente nei miei dischi”.

LA MUSICA OTTIMA COMPAGNIA CONTRO IL LOCKDOWN

“Stiamo pagando e pagheremo lo scotto psicologico di questa situazione. La creatività è condizionata da questo umore. Ma la musica è importante perché scatena una reazione, una voglia di muoversi con un sentimento di speranza ed è per questo che ho sempre cercato di traferire tutto questo con il mio lavoro e in queste sette canzoni inedite. Non credo che le canzoni possano risolvere la vita delle persone ma possono dare conforto, una mano sulla spalla e il calore, possono tenere compagnia e io spero che queste nuove canzoni e anche quelle della nostra storia possano tenere un po’ di compagnia. Non vedo l’ora arrivi il 19 giugno quando potremo sfogarci un bel po’ con la nostra festa live a Campovolo”.

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