Arrestato dopo 12 ore di mediazioni l’uomo che dalla mattina era barricato nella sua abitazione a Mazara del Vallo assieme al figlio di quattro anni. L’operazione si è conclusa ieri sera intorno alle 20.50, poco dopo che l’uomo aveva rilasciato il figlio agli agenti della squadra mobile di Trapani che poi lo hanno arrestato. Il sequestro è durato in tutto circa dodici ore, durante le quali Giuseppe Frasillo, pregiudicato mazarese, si è blindato in casa nel quartiere di Mazara due. Sul luogo nel tardo pomeriggio erano giunti i Nocs, le cosiddette ‘teste di cuoio’, il reparto speciale della polizia, mentre sin dalla mattina erano presenti gli agenti del commissariato di Mazara del Vallo e i carabinieri. In mattinata, attorno alle 9.30, Frasillo aveva avvertito il suo ex avvocato, Anna Alfano di Palermo, di voler mettere in scena il proprio gesto. La segnalazione è arrivata alle forze dell’ordine attraverso un collega della legale, l’avvocato Maurilio Panci di Palermo.
Spulciando i social, gli investigatori hanno trovato anche dei post sul suo profilo Facebook, in cui rivendicava il rapporto con l’ex compagna. Nel corso della giornata è giunto sul posto il questore di Trapani, Salvatore La Rosa. Più volte l’uomo, nascosto dietro la grata della sua finestra a primo piano, si è rivolto al capo della squadra mobile, Emanuele Fattori, chiedendo di poter parlare con l’ex compagna e di essere pronto al suicidio. Intanto si era creata una piccola folla ad assistere agli sviluppi della vicenda. L’uomo – fratello di Vincenzo Frasillo, che a gennaio è stato arrestato per aver ucciso la sua compagna, Rosalia Garofalo – era armato di un fucile, che è stato sequestrato durante le operazioni di arresto.
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