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Luis Sepúlveda, lo scrittore cileno oggi avrebbe compiuto 71 anni: il ricordo su Twitter

L'autore di numerosi best seller è morto il 16 aprile scorso, dopo aver contratto il coronavirus. Ecco come lo hanno celebrato i social

di F. Q.

Lo scrittore cileno Luis Sépulveda avrebbe compiuto oggi 71 anni se il coronavirus non l’avesse portato via lo scorso 16 aprile. Lo scrittore, era stato ricoverato in ospedale il 27 febbraio ed era risultato positivo al tampone per individuare il Coronavirus il 1 marzo.

Un compleanno che in molti hanno voluto comunque “festeggiare” sui social, ricordando l’autore di diversi best seller come Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare, e Il vecchio che leggeva romanzi d’amore.

“Chi ha letto un libro di Luis Sepúlveda ha conosciuto la felicità che si prova nello scorrere le pagine e le parole dello scrittore cileno. Le sue storie portavano ci hanno insegnato a rimanere umani e a combattere per la libertà e il diritto alla felicità”, scrive cinguettando la casa editrice Feltrinelli. “Ammiro chi resiste, chi ha fatto del verbo resistere carne, sudore, sangue ed ha dimostrato senza grandi gesti che è possibile vivere, e vivere in piedi, anche nei momenti peggiori”, sono invece le parole, che riprendono uno scritto dello stesso Sepulveda, scelte dall’account Verità per Giulio. “Oggi avrebbe compiuto 71 anni … Opponendosi a Pinochet, imprigionato poi esiliato, lo scrittore ha messo il suo successo al servizio dei più modesti e dell’ecologia”, lo ricorda ancora la rete radiofonica France Culture.

Figlio di quel Sudamerica che tra gli anni cinquanta e settanta fu un ribollire di utopie socialiste e sogni talvolta realizzati per poco di società egualitarie. Autore sopraffino, capace di un realismo magico dove convivevano in simbiosi George Amado e Ernest Hemingway, Emilio Salgari ed Herman Melville, Sepulveda è tra le penne più apprezzate del XX secolo. Nato a Ovaille, in Cile, lasciò il suo Paese al termine di un’intensa stagione di attività politica, conclusasi drammaticamente con l’incarcerazione da parte del regime del generale Augusto Pinochet. Viaggiò a lungo in America Latina e poi nel resto del mondo, anche al seguito degli equipaggi di Greenpeace. Dopo aver risieduto ad Amburgo e a Parigi, andò a vivere in Spagna, nelle Asturie.

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