Si sono presentati in centinaia, a Caivano, nella chiesa di San Paolo Apostolo, per dare l’ultimo saluto a Maria Paola Gaglione, la giovane morta in seguito a un incidente stradale. L’incidente, nel quale è rimasto ferito anche Ciro, il compagno di Paola, secondo i magistrati è stato causato dal fratello di Paola, al momento in carcere, che ha speronato lo scooter sul quale viaggiavano i due fidanzati. Due lunghi applausi e un volo di colombe hanno salutato l’uscita della bara. Dal sagrato della chiesa sono stati fatti volare anche dei palloncini bianchi a forma di cuore. A meno di due ore dall’inizio dei funerali è spuntato all’esterno della chiesa del parco un manifesto inviato da Ciro. Ci sono quattro foto dei due giovani insieme, un cuore con i loro nomi e un lungo messaggio d’addio. “Correvamo solo verso la nostra libertà, o almeno credevamo di farlo, verso la nostra piccola grande felicità. Ovunque sarai, il mio cuore sarà lì con te. Ti amerò oltre le nuvole. Ciro”.

“Paola, perdonaci. Tutti noi, sacerdoti e laici, per non essere stati capaci di custodire questa tua fragile e preziosissima vita”. Così don Maurizio Patriciello ha concluso la sua omelia. Il sacerdote è rimasto sul piano teologico, sui temi della morte e della Resurrezione, senza fare riferimenti specifici ai fatti di cronaca, ma ricordando di aver battezzato Paola il 15 giugno 2003. “Qui siamo in chiesa, il luogo dove l’odio tace. Non c’è posto per l’odio in chiesa”, ha detto.

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