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Alexandra Zarini, l’erede dei Gucci accusa: “Io molestata dal mio patrigno dai 6 ai 22 anni. Mia mamma era complice”

La donna, che oggi ha 35 anni, ha trovato solo nel 2019 il coraggio e la forza di denunciare quanto ha subito per anni per mano del secondo marito di sua madre, il patrigno Joseph Ruffalo, produttore musicale ed ex manager di Prince, dopo aver scoperto che lui faceva volontariato all'ospedale pediatrico di Los Angeles

di F. Q.

“Quando aveva circa 16 anni sua nonna le chiese se Ruffalo la stesse molestando: la nipote ha risposto di sì, e la donna le ha detto di mantenere il segreto. Gucci e Palombo hanno cercato di evitare a ogni costo quello che capivano sarebbe stato uno scandalo che avrebbe potuto offuscare il nome Gucci e potenzialmente costare loro milioni di dollari“. Così si legge nei documenti depositati presso la California Superior Court di Los Angeles da Alexandra Zarini, la nipote di Aldo Gucci, l’uomo che trasformò un negozietto di pelle artigianale a Firenze in uno dei brand più iconici del “Made in Italy”. La donna, che oggi ha 35 anni, ha trovato solo nel 2019 il coraggio e la forza di denunciare quanto ha subito per anni per mano del secondo marito di sua madre, il patrigno Joseph Ruffalo, produttore musicale ed ex manager di Prince, dopo aver scoperto che lui faceva volontariato all’ospedale pediatrico di Los Angeles: “Non voglio che questo accada a mio figlio o ad altri bambini“, ha detto.

A rivelare la vicenda è il New York Times, che è entrato in possesso della denuncia depositata da Alexandra in tribunale e ne pubblica alcuni stralci, spiegando come in quei documenti vi siano riportati anni e anni di strofinamenti, palpeggiamenti e video pornografici, il tutto reso possibile dalla complicità e dal silenzio della madre, Patricia Gucci, e della nonna, Bruna Palombo. La 35enne ha raccontato che tutto è iniziato quando aveva sei anni e Ruffalo iniziò a toccarla nelle parti intime: un inferno che ebbe fine solo a 22 anni.

L’uomo ha respinto ogni accusa e tramite il suo avvocato Richard P. Crane ha fatto sapere al Nyt: “Il mio assistito non sa nulla di questo procedimento e smentisce categoricamente tutto. Al tempo lui e la moglie erano preoccupati della salute mentale di Alexandra e affrontarono il problema della sua instabilità. Evidentemente non hanno ottenuto risultati”.

Diversa invece la versione di Patricia che conferma gli abusi ma nega di aver retto il gioco al marito: “Sono veramente dispiaciuta per il dolore che Joseph Ruffalo ha causato ad Alexandra — ha detto la signora Gucci al New York Times —. Quello che ha fatto non è scusabile e quando l’ho scoperto nel 2007 ho subito iniziato le pratiche di divorzio“. La famiglia Gucci ha venduto il marchio nel 1993 ma pensava comunque di poterne danneggiare ancora la reputazione. Ma questo non è certo il primo scandalo che riguarda la famiglia.

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