La Notte della Taranta cambia totalmente volto e – priva del pubblico che ogni anno accorre in migliaia per ballare e cantare – si svolge a porte chiuse, valorizzando ancora di più l’ex convento degli Agostiniani di Melpignano (Lecce), avvolto in una atmosfera ancora più intima. Sul palco l’Orchestra Popolare e l’Orchestra Roma Sinfonietta, dirette dal Maestro Concertatore Paolo Buonvino. Il concerto si aprirà, dalle ore 22:50 su Rai Due, con il brano “Quannu te llai la facce la matina”e la narrazione affidata all’attore Sergio Rubini. Due le pizziche proposte: la prima scritta per il concerto 2020 da Daniele Durante, direttore artistico della Fondazione dal titolo ”TarantaÈ” e poi una sequenza tra “Pizzica di Torchiarolo” e “Pizzicarella” che vede i cantanti dell’Orchestra protagonisti.
Poi ci sarà spazio per i canti della tradizione popolare come “Lu Rusciu de lu mare”, “Tamburreddhu meu”, “Ferma zitella” e la buonanotte in griko (dialetto della lingua greca, parlato nella regione della Grecia salentina, in provincia di Lecce, ndr) “Calinitta”. Sulla facciata del Convento scorrono le immagini delle tabacchine, le contadine del Salento protagoniste della lotta al caporalato, quando Gianna Nannini intona “Fimmene Fimmene”, brano che l’artista ripropone in una nuova versione a 16 anni dalla sua prima partecipazione al Concertone. Un canto d’amore struggente per Diodato che propone “Beddhra ci dormi”. Mahmood con l’intensa “Sabri Aleel” regala un viaggio tra le sonorità del Mediterraneo senza confini. Era il canto che suo padre intonava nei tragitti in auto.
Infine alcuni dei brani di questa serata, saranno accompagnati dalle coreografie di Sharon Eyal. I danzatori si muovono sul grande palco di legno a forma di tamburello (ma i sposteranno anche tra Trani, Gallipoli, Taranto e Alberobello) riproponendo i temi già interpretati nella sfilata Dior lo scorso luglio a Lecce.
Sostieni ilfattoquotidiano.it: mai come in questo momento abbiamo bisogno di te.
In queste settimane di pandemia noi giornalisti, se facciamo con coscienza il nostro lavoro,
svolgiamo un servizio pubblico. Anche per questo ogni giorno qui a ilfattoquotidiano.it siamo orgogliosi
di offrire gratuitamente a tutti i cittadini centinaia di nuovi contenuti: notizie, approfondimenti esclusivi,
interviste agli esperti, inchieste, video e tanto altro. Tutto questo lavoro però ha un grande costo economico.
La pubblicità, in un periodo in cui l'economia è ferma, offre dei ricavi limitati.
Non in linea con il boom di accessi. Per questo chiedo a chi legge queste righe di sostenerci.
Di darci un contributo minimo, pari al prezzo di un cappuccino alla settimana,
fondamentale per il nostro lavoro.
Diventate utenti sostenitori cliccando qui.
Grazie
Peter Gomez
GRAZIE PER AVER GIÀ LETTO XX ARTICOLI QUESTO MESE.
Ora però siamo noi ad aver bisogno di te.
Perché il nostro lavoro ha un costo.
Noi siamo orgogliosi di poter offrire gratuitamente a tutti i cittadini centinaia di nuovi contenuti ogni giorno.
Ma la pubblicità, in un periodo in cui l'economia è ferma, offre ricavi limitati.
Non in linea con il boom accessi a ilfattoquotidiano.it.
Per questo ti chiedo di sostenerci, con un contributo minimo, pari al prezzo di un cappuccino alla settimana.
Una piccola somma ma fondamentale per il nostro lavoro. Dacci una mano!
Diventa utente sostenitore!
Con riconoscenza
Peter Gomez