Compagni di classe e colleghi di lavoro considerati come congiunti: è la soluzione contenuta nel documento presentato dalla ministra dei Trasporti, Paola De Micheli, in linea con le proposte delle Regioni, per derogare alla regola del distanziamento di un metro sui mezzi di trasporto pubblico. Il testo è ora in mano al Comitato tecnico scientifico, che è tornato a riunirsi nel pomeriggio e dovrà decidere se dare parere positivo. A meno di tre settimane dal ritorno a scuola, bus, scuolabus, metro, tram e treni sono attesi dal primo vero stress test post-lockdown. I governatori sono preoccupati e chiedono “l’aumento della capienza” per evitare l’ingolfamento. Le loro proposte sono state raccolte dal Mit in un documento, su cui la ministra De Micheli ha chiesto al Cts di esprimersi.

Il testo prevede la definizione più ampia del concetto dei congiunti. Considerare i compagni di classe (e i colleghi di lavoro) come congiunti consentirebbe a quest’ultimi di sedersi fianco a fianco, aumentando quindi la capienza dei posti a sedere sui mezzi pubblici, come chiesto dalle Regioni. Per chi frequenta la stessa aula o lo stesso ufficio, i marker segnaposto che finora hanno garantito le sedute alternate non sarebbero più validi.

Non è l’unica proposta contenuta nel testo Mit-regioni: viene promossa anche una estensione dei tempi di permanenza a bordo per derogare al distanziamento di un metro, la certificazione dei sistemi di aerazione e filtraggio dei mezzi, l’obbligo di mascherina chirurgica e la differenziazione degli orari di apertura e di chiusura delle scuole per diluire i flussi di passeggeri. Inoltre, per le percorrenze più lunghe, anche l’adozione a bordo dei mezzi di separatori morbidi coerenti con le prescrizioni di sicurezza. “Dall’analisi dei dati e dagli approfondimenti compiuti nel tavolo tecnico appositamente attivato insieme alle Regioni – ha confermato De Micheli – abbiamo avanzato una serie di proposte basate anche sull’assimilazione di altre linee guida, previste anche nel documento presentato al Comitato Tecnico Scientifico, sulle quali ci attendiamo risposte”.

La ministra De Micheli sarebbe disponibile alle deroghe, mentre il ministro della Salute Roberto Speranza è contrario e ha richiamato proprio le regole già diramate dal Cts per sostenere come la via della prudenza sia imprescindibile. Ieri, martedì, il Mit ha diffuso invece le linee guida sugli scuolabus: a bordo sarà obbligatorio indossare la mascherina e rispettare il distanziamento di almeno un metro, grazie a marker segnaposto che indicheranno agli studenti dove sedersi. Solo nel caso in cui il viaggio sia inferiore ai 15 minuti, sarà possibile riempire il mezzo. Sarà facoltà dei Comuni, inoltre, decidere se organizzare il trasporto per fasce orarie, fino a due ore prima dell’ingresso a scuola, e fino a un’ora dopo l’orario di uscita.

Dopo lo stanziamento di 400 milioni di euro a sostegno del trasporto pubblico locale nel Decreto Agosto, la ministra oggi alla Regioni ha garantito anche che sosterrà la richiesta di ulteriori stanziamenti in autunno. Il presidente Anci Antonio Decaro ha chiesto fondi aggiuntivi per 200 milioni. Infine è stata ricordata la possibilità per le Regioni di utilizzare mezzi privati aggiuntivi per il trasporto pubblico, attraverso il ricorso all’articolo 1 del Decreto Semplificazioni che consente di bandire gare veloci sotto soglia europea.

Articolo Precedente

Addio ad Angelo Ratti, ex deportato politico a Mauthausen. “Testimone delle nefandezze nazifasciste per migliaia di giovani”

next
Articolo Successivo

Coronavirus, i dati: aumentano i nuovi contagiati, sono 1367 con il record di tamponi (93mila). Altri 13 morti, stabili i ricoveri

next