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Morto Kansai Yamamoto, lo stilista di David Bowie stroncato da una leucemia: suoi gli abiti di Ziggy Stardust

Yamamoto è stato uno dei pionieri della moda del Sol Levante e il primo artista nipponico a presentare una collezione personale a Londra, nel 1971, all'età di 27 anni. Conosciuto per uno stile audace e a tratti sfacciato, durante le sfilate si ispirava alle arti tradizionali giapponesi del Kabuki

di F. Q.

È morto stroncato a 76 anni da una leucemia Kansai Yamamoto, stilista giapponese famoso in tutto il mondo e legato al nome di David Bowie, con il quale ha collaborato e per il quale ha creato in particolare gli abiti di Ziggy Stardust. A darne l’annuncio la figlia Mirai Yamamoto, sui suoi social. “Ha lasciato questo mondo in pace, circondato dai suoi cari”, ha scritto su Instagram la giovane attrice. “Ai miei occhi, mio padre non era solo l’anima elettrica ed energica che il mondo conosceva ma anche una persona premurosa, di buon cuore e affettuosa”.

Yamamoto è stato uno dei pionieri della moda del Sol Levante e il primo artista nipponico a presentare una collezione personale a Londra, nel 1971, all’età di 27 anni. Conosciuto per uno stile audace e a tratti sfacciato, durante le sfilate si ispirava alle arti tradizionali giapponesi del Kabuki, ed era particolarmente ammirato dalle generazioni più giovani.

Yamamoto era noto per la creazione di audaci pezzi d’avanguardia che sfidavano le norme di genere e presentavano colori e motivi brillanti. Sali’ alla ribalta con spettacoli internazionali negli anni Settanta diventando davvero famoso per la sua collaborazione con Bowie, producendo una serie di abiti per il personaggio Ziggy Stardust del cantante, ispirato ad una leggenda giapponese che descriveva il rapporto tra una divinita’ e un coniglio dal colore bianco intenso. “Ho trovato l’estetica e l’interesse di David nel trascendere i confini di genere incredibilmente belli”, disse al sito web The Cut nel 2018. Il suo lavoro ha conquistato anche altri artisti, tra cui Elton John e Stevie Wonder, e la sua esperienza con la creazione di costumi lo ha portato a realizzare performance che hanno comportato una stretta interazione con il pubblico. I suoi cosiddetti super-show sono stati messi in scena in tutto il mondo, con il “Hello! Russia” del 1993, tenutasi nella Piazza Rossa di Mosca, che ha richiamato 120.000 spettatori.

Negli ultimi anni, ha anche attinto al teatro Kabuki per una collaborazione con Louis Vuitton. I suoi disegni accattivanti, ricchi di colori saturi e motivi suggestivi, lo distinguono da molte delle icone della moda giapponese piu’ minimaliste. “Uno come me è destinato a distinguersi in Giappone”, ha detto in un’intervista del 2017 al gruppo Nikkei. Ma Yamamoto ha anche sostenuto che il suo lavoro affonda le sue radici in una sensibilita’ diversa, ma non meno giapponese: l’estetica audace e non convenzionale dei signori della guerra medievali giapponesi.

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