“Tentai il suicidio sigillandomi naso e bocca con i cerotti che tenevano insieme l’abat-jour rotta”. A rivelarlo è l’ex agente dei vip Lele Mora che, in un’intervista a L’Arena, ha raccontato uno dei momenti più bui della sua vita, il carcere. “Premesso che sono contrario a qualunque droga e che l’unica polvere bianca è quella sui mobili di casa, sono stato condannato per evasione fiscale, bancarotta e favoreggiamento della prostituzione nel processo Ruby“, ha esordito Mora.
“Passai 13 mesi di completo isolamento in un cubicolo nel carcere di Opera, controllato a vista, con 40 gradi d’estate, senza un ventilatore. Niente fornello per cucinare. Mangiavo solo tonno. Frutta e verdura dovevo tenerle al fresco nel lavandino in cui mi lavavo. La finestra con doppie sbarre era priva di vetri, per impedirmi atti autolesionistici. D’inverno la temperatura scendeva quasi a zero. Ottenni un piumone solo grazie al certificato dello psichiatra”.
Una situazione che lo spinse a tentare di compiere il suicidio: “Sì – ha ammesso l’ex agente – tentai il suicidio sigillandomi naso e bocca con i cerotti che tenevano insieme l’abat-jour rotta. Mi risvegliai in infermeria. Ma non parliamone, è un ricordo terribile“, ha concluso precisando che ora la depressione è solo un ricordo del passato.
Sostieni ilfattoquotidiano.it: mai come in questo momento abbiamo bisogno di te.
In queste settimane di pandemia noi giornalisti, se facciamo con coscienza il nostro lavoro,
svolgiamo un servizio pubblico. Anche per questo ogni giorno qui a ilfattoquotidiano.it siamo orgogliosi
di offrire gratuitamente a tutti i cittadini centinaia di nuovi contenuti: notizie, approfondimenti esclusivi,
interviste agli esperti, inchieste, video e tanto altro. Tutto questo lavoro però ha un grande costo economico.
La pubblicità, in un periodo in cui l'economia è ferma, offre dei ricavi limitati.
Non in linea con il boom di accessi. Per questo chiedo a chi legge queste righe di sostenerci.
Di darci un contributo minimo, pari al prezzo di un cappuccino alla settimana,
fondamentale per il nostro lavoro.
Diventate utenti sostenitori cliccando qui.
Grazie
Peter Gomez
GRAZIE PER AVER GIÀ LETTO XX ARTICOLI QUESTO MESE.
Ora però siamo noi ad aver bisogno di te.
Perché il nostro lavoro ha un costo.
Noi siamo orgogliosi di poter offrire gratuitamente a tutti i cittadini centinaia di nuovi contenuti ogni giorno.
Ma la pubblicità, in un periodo in cui l'economia è ferma, offre ricavi limitati.
Non in linea con il boom accessi a ilfattoquotidiano.it.
Per questo ti chiedo di sostenerci, con un contributo minimo, pari al prezzo di un cappuccino alla settimana.
Una piccola somma ma fondamentale per il nostro lavoro. Dacci una mano!
Diventa utente sostenitore!
Con riconoscenza
Peter Gomez