La proposta al Partito democratico di unirsi in coalizione per candidare presidente della Campania l’attuale ministro Sergio Costa risale solo a febbraio scorso, oggi il M5s lancia la consultazione online per scegliere un altro nome. E’ naufragata ancora prima di partire l’ipotesi di trovare un accordo tra i due partiti: una strada che, solo tre mesi fa, aveva trovato l’appoggio di molti dei big del Movimento 5 stelle (da Luigi Di Maio a Roberto Fico e Vito Crimi) e anche di alcune delle anime a sinistra (si schierarono allora anche le sardine). Ma entrambe le parti non sono riuscite a superare l’unico ostacolo davvero insormontabile: Vincenzo De Luca. Per i 5 stelle l’esclusione del presidente uscente era l’unica condizione, ma la sua ricandidatura (se mai in bilico) è stata blindata dai dem dopo l’exploit mediatico del governatore durante l’emergenza covid.

Eppure, proprio ieri, il segretario Pd Nicola Zingaretti dalla direzione aveva ribadito l’appello ai 5 stelle perché a livello locale si coltivi la “spirito unitario”: “Prepariamoci nelle Regioni ad alleanze larghe, progressiste e civiche”, ha detto. “In ogni Regione si deciderà in autonomia, ma se l’obiettivo è vincere e sconfiggere le destre faccio un appello sincero e accorato agli alleati del governo”.

Neanche 24 ore dopo, e proprio alla vigilia di un incontro chiarificatore tra M5s e Pd per le Regionali in Liguria, sul Blog delle stelle è comparso l’annuncio per le Regionarie campane: “Dalle ore 12 di mercoledì 10 giugno, alle ore 12 di giovedì 11 giugno”, si legge, “gli iscritti a Rousseau abilitati al voto e residenti nella regione Campania voteranno per scegliere il candidato presidente della Regione per il Movimento 5 Stelle alle prossime elezioni regionali. Partecipano alla votazione i candidati che, a seguito della votazione del 20 febbraio scorso, comporranno la lista elettorale in Regione Campania del Movimento 5 Stelle e che hanno dato la loro disponibilità a diventare candidati alla Presidenza“. La favorita è la consigliera regionale uscente del M5s Valeria Ciarambino, la stessa che il 17 febbraio scorso fece il primo endorsement al ministro Costa:“E’ più capace di me di parlare a tutti”, disse. “Lui è la scelta migliore per le elezioni”. Intervistata dal Corriere del Mezzogiorno, il 6 giugno, si è detta “delusa” dal fallimento del progetto in sostegno di Costa: “La discontinuità è stata sacrificata per i sondaggi”.

Articolo Precedente

Piano Colao, l’economista Mazzucato non ha firmato il rapporto. Consigliera di Conte, teorizza lo stato imprenditore e innovatore

next
Articolo Successivo

Fase 3, il rapporto di Colao si pone a distanza siderale dai problemi di emergenza abitativa

next