Dagli Stati Uniti all’Europa, le proteste per la morte di George Floydl’afroamericano soffocato da un poliziotto di Minneapolis che gli ha premuto un ginocchio sul collo – dilagano su entrambe le sponde dell’oceano. Anche in Germania, a Berlino, dove più di 15mila manifestanti si sono radunati per testimoniare il loro impegno contro il razzismo e le violenze della polizia. Una piaga non solo statunitense: “Anche qui esiste il razzismo sistemico”, recita uno degli slogan. Una marea pacifica, composta soprattutto giovani, con le mascherine e i cartelli che strillano le frasi-simbolo della protesta, da “Black Lives Matter” a “I can’t breathe“, le ultime parole di Floyd che sono diventate il grido di battaglia di tutti i cortei, dai social alle strade. Poi il momento di silenzio per commemorare le vittime: non un solo minuto, ma 8 e 46 secondi, esattamente il tempo in cui è rimasto schiacciato a terra, implorando e piangendo. Alcuni dei manifestanti avevano bandiere arcobaleno: giugno infatti è il mese del Pride, e nella protesta si ricordano le ulteriori discriminazioni subite dagli omosessuali e i transessuali di colore. Le foto della manifestazione sono state scattate dalla fotografa Monica Silva.

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