di Roberto Severoni

Riassumo gli appunti di uno studio economico preparati per la mia tesi di laurea, presentando le opportunità, le potenzialità e i punti deboli. Il sistema economico si può immaginare come sistema a flussi continui che interconnette tutti gli agenti economici, le famiglie, le imprese, lo Stato.

La crisi pandemica ha messo a nudo il suo punto debole che non è la creazione del denaro, ma raggiungere tutti gli agenti economici con un congruo aiuto e in maniera istantanea. Oggi si sta riversando nel sistema un fiume di denaro, ingolfandolo e generando ritardi, blocchi e potenziali truffe.

Il denaro elettronico usato in sostituzione totale del contante ha una serie di vantaggi che si esplicano su tre livelli:

1. Primo livello o uso normale. L’effetto più evidente si concretizzerebbe nella cancellazione del “nero” a tutti i livelli, da quelli individuali a quelli di grandi imprese e soprattutto quelli criminali.

Questi ultimi, in prima battuta, si troverebbero costretti a pagare le tasse sulle loro attività illecite e in seconda battuta, grazie al tracciamento, sarebbero scoperti e denunciati. L’effetto di questa emersione abbasserebbe le aliquote fiscali e permetterebbe un allargamento del mercato del lavoro, favorito anche dal contrasto alla criminalità, permesso dal tracciamento.

Già così, per le cifre elevatissime che muovono l’economia in nero, si creerebbe un volano positivo che aggiusterebbe una economia stagnante come la nostra, agevolata anche da un abbassamento sostanziale della fiscalità e dalla sua semplificazione.

2. Secondo livello o uso eccezionale. Infatti durante una crisi, in questo caso una pandemia, si deve creare denaro per aiutare il sistema sociale a sopravvivere e per la sua stessa struttura, il denaro elettronico supererebbe i limiti attuali del contante, andando a raggiungere tutti gli agenti economici in maniera puntuale, totale e immediata. Il vantaggio è quello di preservare il momento socio economico fino alla fine della crisi.

3. Terzo livello uso eccezionale continuativo. Sviluppando il concetto in maniera più estensiva, si possono contrastare tutti i tipi di crisi. Da quella individuale di chi ha perso il lavoro, a quella di una grande ditta che chiude i battenti fino alla pandemia globale. Il sistema è regolabile a qualunque scala di intervento. Per spiegare meglio il concetto è come se avessimo il reddito di cittadinanza in tempo reale, quando ci serve, nella misura e nel tempo necessari.

Questo sistema ci consentirebbe di superare le varie crisi di disoccupazione fino a quando l’ingegno umano creerà nuove possibilità lavorative, slegando l’aspetto economico da quello finanziario e conservando intatto il tessuto sociale; la povertà sarebbe debellata, non ci sarebbe più l’ansia di vivere in quanto nessuno sarà lasciato indietro o dimenticato, non ci sarà del risparmio.

Tutti avrebbero la giusta retribuzione e il prezzo sarà dettato solo da fattori di costi ambientali. Il lavoro stesso sarà scelto in base alle proprie capacità e indole. La produzione si slegherebbe dal concetto di profitto e si legherebbe al concetto di utilità, mantenendo costante lo stipendio dell’imprenditore. Cambierebbe anche il concetto di proprietà privata e quella pubblica, fondendosi in un unico concetto di bene comune.

Potenzialmente il denaro elettronico usato in maniera estensiva potrebbe innescare il balzo socio-economico con ripercussioni a caduta anche per l’ambiente, perché la produzione non avrà più i caratteri dell’accumulo e del profitto ma quelli dell’utilità, si produrrà quello che serve quando serve, mantenendo, ripeto, la stabilità sociale, che avrà il tempo di costruire nuovi opportunità lavorative slegate dalla produzione e orientate solo dalla nostra fantasia. Punti interrogativi:

1. La ricchezza relativa porta ad un incremento demografico, e questo è un problema grave.

2. La moneta elettronica ha il suo tallone d’Achille nella corrente elettrica e nel software di gestione.

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