Lo scorso weekend in Francia centinaia di spiagge hanno riaperto dopo 7 settimane di lockdown, ma per alcune la prova di normalità si è presto interrotta. Tre spiagge della Bretagna, nel nord-ovest della Francia, sono state chiuse dai sindaci locali per i “comportamenti inaccettabili” dei bagnanti, che non hanno rispettato le regole di distanziamento interpersonale imposte per limitare i contagi da coronavirus.

“Diversi comuni hanno deciso di chiudere le proprie spiagge a cominciare da questa sera”, chiara la polizia citata dai media locali. Il nuovo divieto, che arriva proprio alla vigilia del ponte dell’Ascensione, interessa “la grande spiaggia di Damgan, come anche le spiagge di Billiers e Erdeven“, tra Brest e Saint-Nazaire, ma altre chiusure non sono da escludere per i prossimi giorni.

La prefettura punta il dito contro le “inciviltà” osservata nel primo weekend di apertura al pubblico: capannelli e assembramenti di persone sdraiate a prendere il sole troppo vicine, o per parlare tra loro. Un comportamento apparentemente innocuo, ma ancora vietato: i cittadini possono fare il bagno e camminare liberamente sulla battigia, ma nella grande maggioranza dei casi è vietato sostare o bivaccare. Men che mai in gruppo. La Francia è tra i Paesi europei maggiormente colpiti dal nemico invisibile, con oltre 28.000 morti solo in ambito ospedaliero.

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