Cultura

Il Palio di Siena 2020 non si correrà: non succedeva da 76 anni

Inizialmente rinviate al 22 agosto e al 26 settembre, le due “carriere” non si svolgeranno a causa delle limitazioni previste per contrastare l'emergenza Covid-19

di Giulio Pasqui

Per la prima volta dalla Seconda Guerra mondiale, nel 2020 il Palio di Siena non si correrà. Né a luglio né ad agosto. Inizialmente rinviate al 22 agosto e al 26 settembre, le due “carriere” non si svolgeranno a causa delle limitazioni previste per contrastare l’emergenza Covid-19. Se il calcio può continuare (con tutti i “se” del caso) anche a porte chiuse, il Palio no. Lo stop è arrivato in giornata a seguito di un incontro tenuto tra il sindaco di Siena Luigi De Mossi, il Magistrato delle Contrade, i vertici delle 17 contrade senesi e il questore della città toscana.

Queste sono state le parole del sindaco: “E’ stata una decisione sofferta ma unanime. C’è stata la massima condivisione e c’è in tutti il massimo dispiacere. In queste condizioni non è possibile celebrare la Nostra Festa. Il Palio è una festa di popolo e in questo momento, con queste condizioni non la si può vivere. Il controllo sul distanziamento sociale sarebbe impossibile. Avevamo tenuto una porta aperta, pensando di rimandare la decisione, ma adesso era arrivato il momento di scegliere: la città e i senesi hanno bisogno di certezze”.

Non succedeva da 76 anni. Infatti il Palio di Siena si era fermato nel corso della Seconda guerra Mondiale, dal 1940 al 1944. Prima ancora era successo dal 1915 al 1918, durante la Prima guerra Mondiale. Nei giorni scorsi era arrivato l’appello di Vincenzo Bencini, un imprenditore della contrada del Bruco: “Faccio un appello: utilizziamo per chi ha bisogno quanto il Comune destina al Palio, spendiamo i soldi della Contrada non per un fantino o per una sottoscrizione ma per un pensionato che non riesce a pagare le bollette o a fare la spesa, per una coppia di giovani che non ha un tetto. Ogni Contrada aiuti i suoi figli. Per il bene della nostra città, prima risolviamo le emergenze e sconfiggiamo definitivamente il coronavirus, poi pensiamo a divertirci”, aveva detto.

Intanto si parla già di una corsa straordinaria quando la situazione si sarà tranquillizzata, “ma l’organizzazione è complessa, non si mette in piedi in due settimane”, frena al Foglio Paolo Mazzini, ex assessore di Siena con delega al Palio. Nel 1945, quando il Palio tornò in Piazza del Campo dopo la fine della guerra, si svolsero ben tre corse: oltre a quelle classiche, il 2 luglio e il 16 agosto, anche una a settembre.

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