Il coronavirus ha finora ucciso più di 125mila persone, mentre i casi registrati nel mondo sono quasi 2 milioni. Oggi la Francia ha registrato il suo record negativo di vittime, mentre nel Regno Unito è polemica per i decessi non conteggiati nei dati ufficiali. Nonostante questi dati, in tutto il mondo ormai il dibattito è focalizzato solo sui modi e i tempi della riapertura, della fine del lockdown globale. La Commissione Europea mette dei paletti sull’allentamento delle restrizioni, fissando in una ‘road map’ i criteri che gli Stati membri dovranno rispettare. Intanto negli Stati Uniti, il presidente Donald Trump puntualizza che ha rivendicato l’autorità “totale” di decidere come e quando riaprire l’economia, in polemica con i governatori. Ma anche spiegato che non licenzierà Anthony Fauci, il virologo della task force Usa che ha orientato le scelte di isolamento nel Paese: “Penso che sia una persona meravigliosa“. La Casa Bianca ha annunciato che Trump terrà una video conferenza con i leader del G7 – di cui gli Usa hanno la presidenza di turno – giovedì prossimo per coordinare le risposte nazionali alla pandemia di coronavirus.

I dati nel mondo – Solo negli Stati Uniti sono più di 25mila i morti, con 1.611 nuove vittime e oltre 584mila contagi. Intanto la Russia supera i 20mila contagi con il record di casi in 24 ore (oltre 2700) e si attrezza per allestire altri 21mila posti letto a Mosca nei prossimi dieci giorni. Boom di contagi a Singapore: ieri 386 nuovi casi, oggi altri 334 nuovi, per un totale di 3.252, inclusi 10 decessi. Gli scenari nella città-stato sono tornati a essere critici negli ultimi giorni dopo un lungo periodo di stabilizzazione del contagio, considerato tra i più riusciti con Hong Kong e Taiwan.

I dati in Europa – In Europa, preoccupa la Francia, che registra il suo record negativo: 762 decessi nelle ultime 24 ore. Sale così a 15.729 il totale delle vittime, di cui un terzo (5.600) nelle case di riposo. i casi confermati sono arrivati a 103.573, aumentati di 5.497 unità rispetto a ieri. Spagna, dove torna a salire il numero dei morti. 567 i decessi nelle ultime 24 ore, rispetto ai 517 confermati ieri e le vittime in tutto sono 18.056. I casi confermati sono 172.541, 3.045 dei quali nelle ultime 24 ore. In Svezia, che finora non ha deciso nessuna misura di lockdown e dove il premier socialdemocratico Stefan Lofven l’11 aprile ha ammesso per la prima volta di “non avere fatto abbastanza”, 1.033 persone, di cui 594 uomini e 439 donne, sono morte. Il numero di malati, riferisce il quotidiano Dagens Nyheter, nel Paese “non è chiaro” ma 10.948 sono risultati positivi. 915 pazienti hanno avuto bisogno di cure intensive. A differenza della maggior parte dei paesi colpiti, tra cui quelli vicini, la Svezia non ha imposto la chiusura dei locali pubblici e della scuole. Restano consentiti i raduni fino a 50 persone.

Incontro ‘video’ tra Trump e i leader del G7 – La Casa Bianca ha annunciato che Donald Trump terrà una video conferenza con i leader del G7 – di cui gli Usa hanno la presidenza di turno – giovedì prossimo per coordinare le risposte nazionali alla pandemia di coronavirus. “Lavorando insieme, il G7 sta usando un approccio dell’intera società per affrontare la crisi attraverso varie aree, inclusa la sanità, la finanza, l’assistenza umanitaria, la scienza e la tecnologia”, ha spiegato il portavoce Judd Deere.

Europa: “Attenzione all’allentamento delle restrizioni” – La Commissione Europea mette dei paletti sull’allentamento delle restrizioni, fissando in una ‘road map’ i criteri affinché gli Stati membri possano valutare se sia il momento di ammorbidire o meno i divieti. Tra le condizioni, la diminuzione “significativa e continuativa” della diffusione del virus, e la sufficiente capacità sanitaria e di monitoraggio. Obiettivo di Bruxelles è garantire una ripresa delle attività economiche e sociali, minimizzando però i rischi per salute dei cittadini ed evitando il sovraccarico dei sistemi sanitari. Un’azione che richiede un “approccio ben coordinato” tra Stati e a livello Ue: qualsiasi allentamento graduale delle restrizioni, scrivono nella bozza della road map, porterà “inevitabilmente” ad un aumento di nuovi casi. Per questo – raccomanda Bruxelles – serve un monitoraggio costante e “un’uscita graduale”, con misure revocate in step diversi e scandite da intervalli temporali che permettano di misurarne gli effetti. Mentre da Strasburgo ricordano, convenzione d’Oviedo, che “l’accesso alle cure deve essere equo e guidato da principi medici, per assicurare che le persone più vulnerabili come disabili, anziani, rifugiati e migranti, non siano vittime di discriminazione”.

In effetti i vari Paesi si stanno muovendo a macchia di leopardo: la Germania oltrepassa i 125mila contagi e il ministro dell’Interno francese Christophe Castaner interviene per chiarire quanto annunciato da Macron, che ha esteso il lockdown fino all’11 maggio annunciando poi una “graduale” riapertura delle scuole. “Ciò che il presidente ha annunciato, non è la fine del contenimento l’11 maggio, ma il confinamento fino all’11 maggio”, ha detto Castaner intervenendo su France Inter. “Ci sono delle condizioni perché possiamo revocare il confinamento l’11 maggio. È un obiettivo, non una certezza“. Il ministro ha quindi ricordato che il governo si appresta a presentare “entro 15 giorni” il piano per il dopo-11 maggio. La Gran Bretagna, scrive il Times, estenderà le misure di contenimento fino al 7 maggio e giovedì il ministro degli Esteri Dominic Raab, che sta sostituendo il premier britannico Boris Johnson dopo il ricovero, lo annuncerà ufficialmente.

Onu: “Epidemia di disinformazione” – “Mentre il mondo combatte la micidiale pandemia del coronavirus, assistiamo anche ad una pericolosa epidemia di disinformazione”, avverte il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres in un video messaggio. “Questo è un momento per la scienza e la solidarietà”, ha aggiunto, ribadendo che tuttavia “stanno proliferando consigli dannosi sulla salute”.

Francia – Nuovo record di morti, con 762 decessi nelle ultime 24 ore. Sale così a 15.729 il bilancio delle vittime dal 1 marzo ad oggi per l’epidemia di Coronavirus, di cui 10.129 negli ospedali e 5.600 nelle case di riposo. Lo ha reso noto il direttore generale della Sanità, Jerome Salomon. Attualmente i ricoverati in rianimazione sono 6.730.

Germania – Sono 127.269 (+2.082) i casi di contagio. 3.098 i morti, con 170 nuovi decessi registrati rispetto al precedente bollettino. I guariti sono 68.200, rispetto ai 64.600 del giorno precedente. “Ci sono alcune tendenze positive nei dati”, ha detto Lothar Wieler, presidente del Robert Koch Institut. Non si può ancora parlare di contenimento, ha aggiunto, ma “stiamo assistendo a un rallentamento”. Un segnale, secondo Wieler, che le misure adottate hanno funzionato.

Spagna – Sono 26.672 i casi di Covid-19 tra gli operatori sanitari in Spagna dall’inizio dell’emergenza nel Paese che conta 18.056 morti con coronavirus e un totale di 172.541 casi confermati. Lo ha reso noto Fernando Simón, il responsabile del Centro spagnolo per il coordinamento delle emergenze sanitarie che era risultato positivo ai test per il coronavirus e che è tornato oggi per la prima volta al suo posto in conferenza stampa.

Olanda – L’ultimo aggiornamento delle autorità sanitarie olandesi riferisce di 868 nuovi contagi, per un totale di 27.419 casi registrati. Sono invece 122 i nuovi decessi per un totale di 2.945 morti, mentre i ricoveri segnalati sono 210, per un totale di 8.939.

Regno Unito – Almeno 406 morti in più da aggiungere al conteggio ospedaliero dei decessi legati al Covid-19 nel Regno Unito arrivati ieri a oltre 11.000 totali, secondo i dati del ministero della Sanità. E tuttavia, questi dati non vengono inseriti nei bollettini ufficiali, che tengono conto solamente dei decessi avvenuti in ospedale, che stando ai dati aggiornati alle 17 del 12 aprile erano stati 11.329. Ai dati degli ospedali e delle case di cura per anziani, sottolineano i media britannici, andrebbero poi aggiunti quelli dei decessi da Covid-19 avvenuti nelle abitazioni private, portando così il totale delle vittime ad una cifra che oscilla tra il 10% e il 15% in più di quella attuale.
I dati dell’Ons hanno suscitato la reazione dell’associazione per la tutela degli anziani Age UK. “Le cifre attuali stanno cancellando le persone più anziane, come se non contassero nulla”, ha denunciato la direttrice Caroline Abrahams. La Care Quality Commission, l’ente regolatore inglese per le case di cura ha annunciato che da questa settimana inizierà a registrare i decessi da Covid-19 all’interno delle strutture per anziani.

Danimarca – Secondo quanto riportato dalla Cnn, la Danimarca accelera sull’allentamento delle restrizioni dopo che gli ultimi numeri sull’impatto della pandemia nel Paese risultano oggi migliori del previsto, in particolare per i nuovi casi registrati. Lo ha comunicato la premier danese Mette Frederiksen che aveva disposto già per domani la “fase uno di riapertura” con la parziale riapertura di asili e scuole materne.

Polonia – 7049 contagi, 251 morti. Da domani entra in vigore l’obbligo dell’uso di mascherina in luoghi pubblici. Stamattina a Varsavia è arrivato dalla Cina il più grande aereo del mondo An-225 con il materiale medico per combattere il virus, comprese 7 milioni delle mascherine, acquistato in Cina.

Usa – Lo stato di New York, epicentro dell’epidemia negli Usa, ha superato le 10.000 vittime per Covid-19. Trump ha annunciato che l’amministrazione sta mettendo a punto un piano per fare ripartire il Paese, mentre sui media prevalgono le polemiche tra la Casa Bianca e Anthony Fauci, il virologo della task force Usa che ha orientato le scelte di isolamento nel Paese. L’esperto, parlando alla Cnn, aveva detto che “ovviamente, si potrebbe logicamente dire che se avessimo iniziato la mitigazione prima, avremmo potuto salvare delle vite”. Trump ha risposto ripubblicando un tweet che faceva riferimento ai commenti di Fauci e includeva la frase “Tempo di silurare Fauci”, poi ha rettificato: “Non lo licenzierò. Penso che sia una persona meravigliosa“. E il presidente ha rivendicato l’autorità “totale” di decidere come e quando riaprire l’economia, in polemica con i governatori di entrambe le parti che hanno rimarcato di avere la responsabilità di garantire la sicurezza pubblica nei loro Stati, e quindi l’ultima parola. Trump in un tweet rilancia: “Dite ai governatori democratici che ‘Ammutinamento del Bounty’ era uno dei miei film preferiti”. In particolare, continua il braccio di ferro tra il presidente e il governatore dello Stato di New York Cuomo: “Chiama e implora ogni giorno – ha scritto su Twitter – per tutte le cose, gran parte delle quali avrebbero dovuto essere responsabilità dello Stato, come nuovi ospedali, letti, respiratori, etc. Ho ottenuto tutto per lui, e per chiunque altro, ed ora sembra che voglia l’indipendenza! Questo non accadrà”, ha scritto.

Intanto all’orizzonte si profila il rischio approvvigionamenti: un’inchiesta del New York Times mostra un numero crescente di lavoratori che si sta ammalando negli impianti di lavorazione, nei magazzini e nei supermercati, rischiando interruzioni nella produzione e distribuzione di alcuni prodotti. Inoltre, il problema arriva dopo quasi un mese in cui i consumatori in preda al panico hanno fatto scorta di cibo e altri generi di prima necessità, mettendo sotto pressione le reti di distribuzione come mai prima d’ora.

La task force dell’Oms – Il gruppo che sta lavorando per mettere a punto il vaccino, invita tutti a seguire le raccomandazioni dell’Oms per prevenire la trasmissione del virus Covid-19 e proteggere la salute delle persone, assicurando il massimo impegno per risultati “rapidi”. “Siamo scienziati, medici, finanziatori e produttori che si sono uniti in una collaborazione internazionale, coordinata dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), per contribuire ad accelerare la disponibilità di un vaccino contro Covid-19. Se un vaccino per l’uso generale richiede tempo per lo sviluppo, può in definitiva essere determinante nel controllo di questa pandemia mondiale. Nel frattempo, plaudiamo all’attuazione delle misure di intervento che riducono la diffusione del virus e proteggono le persone, comprese le popolazioni vulnerabili. E ci impegniamo a utilizzare il tempo guadagnato dall’adozione diffusa di queste misure per sviluppare un vaccino il più rapidamente possibile”, affermano i componenti della coalizione Oms.

Cina – Registrati 89 nuovi casi di coronavirus, 86 importati e 3 casi interni nella provincia del Guangdong, e nessun decesso. In tutto i casi di contagio salgono a 82.249, mentre il numero dei decessi rimane invariato, rispetto a ieri, a 3.341. È emergenza nella città di Suifenhe, nella provincia nordorientale di Heilongjiang, non lontano dal confine con la Russia. Nella provincia si sono registrati 79 nuovi casi ‘importati’ di Covid-19, tutti relativi a cittadini cinesi rientrati dalla Russia, come hanno segnalato le autorità sanitarie locali, stando all’agenzia ufficiale Xinhua. I dati ufficiali parlano di un totale di 326 casi ‘importatì nella provincia, 322 a Suifenhe. E, ha scritto il Global Times, la provincia “ha mobilitato gli abitanti nella battaglia contro l’epidemia offrendo una ricompensa di 3.000 yuan (l’equivalente di circa 388 euro) a chi vive nelle zone di confine e segnala ingressi irregolari” in territorio cinese e ‘premi’ da “5.000 yuan a chi cattura” le persone che oltrepassano “illegalmente” il confine e le consegna alle autorità. L’8 aprile – mentre ‘ripartiva’ Wuhan, la prima città cinese a fare i conti con il coronavirus – le autorità cinesi hanno imposto il lockdown a Suifenhe, con restrizioni agli spostamenti. Suifenhe è tra i principali punti di transito per gli spostamenti tra Russia e Cina.

Giappone – Sono 311 i nuovi casi che si sono registrati in Giappone nelle ultime 24 ore e sette le persone che hanno perso la vita. Lo ha detto il ministero degli Esteri del Giappone, spiegando che sono saliti così a 8.357 i contagi confermati nel Paese. In questo dato sono compresi i 712 casi registrati sulla nave da crociera Diamond Princess. Nel bilancio totale, sono 121 le persone che in Giappone sono morte dopo aver contratto il Covid-19, 12 di loro erano sulla Diamond Princess.

Singapore – Torna la paura in uno stato che sembrava essersi lasciato alle spalle l’emergenza: più di 600 nuovi contagi in due giorni, per un totale di oltre 3mila dopo un lungo periodo di appiattimento della curva. Tra i nuovi casi, 189 sono riconducibili a focolai noti, 23 sono collegati ad altre situazioni locali, mentre restato da definire i residui 122. Il ministro della Salute Gan Kim Yong ha detto in conferenza stampa che i residenti stanno rispettando le misure più stringenti, pur ammettendo che “la situazione resta critica coi numeri in aumento”. L’impennata delle infezioni è da individuare soprattutto tra i numerosi lavoratori stranieri, specialmente quelli alloggiati nei grandi dormitori, dove i contagi contati sono saliti velocemente a circa 200 al giorno, fino al picco di 300 toccato lunedì.

Turchia Per contenere il contagio ha deciso una maxi-amnistia per 90mila detenuti, che saranno liberati o messi ai domiciliari. Si tratta di quasi un terzo del totale dei prigionieri, ma il provvedimento esclude gli oppositori del presidente Erdogan.

Iran – Quasi 75mila contagi. 4.683 il numero totale dei decessi. Sono invece 50mila le persone guarite fino ad ora. Il presidente del Parlamento, Ali Larijani, è guarito e dirigerà le sessioni del Majlis a partire dalla prossima settimana.

Israele – Di fronte al moltiplicarsi delle vittime nelle case di riposo – dove si è registrato un terzo dei decessi totali – il ministero della Sanità israeliano ha nominato il professor Ronni Gamzu, direttore generale del centro medico Ichilov di Tel Aviv, come loro coordinatore. In particolare, scrive il Times of Israele, Gamzu è stato incaricato di mettere a punto un piano di azione per lottare contro i contagi nella case per anziani.

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