Il giorno dopo le polemiche post Juventus-Fiorentina, il clima tra la dirigenza viola e la classe arbitrale rimane molto caldo. Si sono rivisti tutti, dirigenti, allenatori e responsabili federali, a Coverciano, in occasione della cerimonia di consegna della Panchina d’oro 2018-19, andata a Gian Piero Gasperini, tecnico dell’Atalanta. Mentre il presidente della Fiorentina, Rocco Commisso, e il direttore generale, Joe Barone, incontravano i vertici della Figc, a rispondere alle parole del patron gigliato, che ieri si è detto “disgustato” per la direzione di gara di Fabrizio Pasqua e altri episodi occorsi nelle gare precedenti, è il presidente dell’Associazione italiana arbitri, Marcello Nicchi: “Lo sfogo di Commisso? Io dico solo che gli arbitri italiani sono disgustati da questo comportamento”, ha detto precisando di non aver incontrato il tycoon americano.

Ma se l’allenatore viola, Beppe Iachini, chiede di stemperare gli animi e permettere alla squadra di concentrarsi sul prossimo impegno casalingo contro l’Atalanta, appena il tempo di uscire dall’incontro con la Federazione e il presidente Gabriele Gravina, durante il quale la società ha manifestato le proprie preoccupazioni per i recenti casi arbitrali che l’hanno vista protagonista, che il patron gigliato è tornato a parlare: “Ho scambiato poche parole con Gravina. È stato gentile con noi. Poi parlerò più tardi. Non ho parlato con Nicchi. Non me la sono presa con un arbitro in particolare. Ho parlato per difendere i miei giocatori. Mi ha scocciato vedere tanti episodi contro la Fiorentina. Vogliamo essere rispettati e non vogliamo favori da nessuno. Firenze merita rispetto come gli altri”. Ma successivamente, informato delle dichiarazioni di Nicchi, ha di nuovo alzato la voce: “La rabbia c’è ancora perché nessuno si è scusato con noi – ha aggiunto ai microfoni della RaiNon è solo un incidente. Se fosse stato così sarei stato zitto e invece va avanti da alcune partite. Hanno ammazzato i nostri giocatori e poi ci sono episodi incredibili. Se a Bentancur avessero dato simulazione sarebbe stato espulso. Chiediamo equità di trattamento. La Juventus ha enormi ricavi ma pagano esattamente quanto noi. Se diamo tutti gli stessi soldi alla Federazione dobbiamo essere tutti trattati ugualmente. Nedved? Non deve parlare con me, è stato irrispettoso. Non voglio nessun favore, non ne ho bisogno. Ma non voglio essere trattato come lo scemo arrivato dall’America“.

Anche il ds viola, Daniele Pradè, si è schierato in difesa del suo presidente: “Ci sono una serie di episodi a nostro sfavore che non avevamo evidenziato per essere il più corretti possibile – ha detto a Radio Toscana – Tutte le volte che volevamo evidenziarli, Commisso ci diceva di non farlo. Il presidente però ieri ha dovuto prendere una posizione di difesa nei confronti di una città, di una tifoseria e di una squadra che ne avevano bisogno. E questo mi inorgoglisce parecchio. Firenze è casa sua e la situazione è arrivata al limite“. Poi ha risposto anche al vicepresidente della Juventus, Pavel Nedved, che aveva invitato i dirigenti a prendersi un tè caldo prima di rilasciare certe dichiarazioni nei confronti degli arbitri: “Ci vogliono almeno un paio di giorni per metabolizzare giornate come quelle di ieri – ha aggiunto – Commisso è un personaggio top a livello mondiale e non deve perdere tempo a parlare con un dirigente“.

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