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Reddito di cittadinanza, Inps: “1,1 milioni le domande accolte, per il 61% nel Sud. La prestazione media è di 493 euro al mese”

I dati dell'Osservatorio aggiornati a inizio gennaio. Il 28% delle richieste sono state respinte o cancellate. Il caso più frequente è quello dei nuclei con un solo componente che percepiscono un importo mensile compreso tra 400 e 600 euro: sono 202mila. Nel 90% dei casi la prestazione è erogata a un italiano, nel 6% a un cittadino extra-comunitario in possesso di un permesso di soggiorno, nel 3% a un cittadino europeo
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Le domande di reddito e pensione di cittadinanza arrivate all’Inps dal marzo 2019 al 7 gennaio 2020 sono state 1,6 milioni e 1,1 milioni, il 67%, sono state accolte. L’importo medio mensile erogato dall’istituzione della prestazione è pari a 493 euro, con una media superiore del 7% rispetto a quella nazionale nelle regioni del Sud e delle Isole e inferiore dell’8% e del 14% rispettivamente nelle regioni del Centro e del Nord. Lo rileva l’Inps nel suo Osservatorio sul Reddito di cittadinanza.

Sono 88mila (il 5%) le domande ancora in lavorazione mentre 457mila (il 28%) sono state respinte o cancellate. Da aprile 2019 ad oggi 56.000 nuclei sono decaduti dal diritto per rinuncia del beneficiario (8% dei nuclei), variazione della situazione reddituale del nucleo (10%), variazione della composizione del nucleo ad eccezione di nascita e morte (39%) o variazione congiunta della composizione e della situazione economica del nucleo (42%). L’80% delle domande è stata trasmessa dai Caf mentre il 20% è stata presentata attraverso le Poste (quest’ultimo canale è stato utilizzato soprattutto al Nord con il 31%). Dalle regioni del Sud e delle Isole sono arrivate il 56% delle domande.

I percettori delle domande accolte si concentrano nelle regioni del Sud e nelle Isole, raggiungendo il 61% del totale. Seguono le regioni del Nord con il 24% e infine quelle del Centro con il 15%. La regione con il maggior numero di nuclei percettori di reddito o pensione si conferma la Campania (19% delle prestazioni erogate), seguita dalla Sicilia (17%), dal Lazio e dalla Puglia (9%). In queste quattro regioni risiede il 55% dei nuclei beneficiari.

Il 67% dei nuclei percepisce un importo mensile inferiore a 600 euro e l’1% un importo mensile superiore a 1.200 euro. La classe modale, cioè quella alla quale corrisponde la più alta densità di frequenza, risulta quella dei nuclei con un solo componente che percepiscono un importo mensile compreso tra 400 e 600 euro (202mila).

Quanto alla cittadinanza del richiedente, la prestazione nel 90% dei casi risulta erogata a un italiano, nel 6% ad un cittadino extra-comunitario in possesso di un permesso di soggiorno, nel 3% a un cittadino europeo ed infine nell’1% a familiari dei casi precedenti.

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