“Guardate io ho affidato la tutela del mio onore, finora non ho mai denunciato nessun collega, ad Antonio Di Pietro. Conflitto di interessi per mio figlio? Che significa che mio figlio lavora in banca, dove sta il conflitto di interessi? Mio figlio lavora onestamente, giornalista dall’età di 21 anni laureato con 110 e lode, vi dovete vergognare”. Così Elio Lannutti, dopo l’incontro con Beppe Grillo in merito alla sua candidatura a presidente della commissione banche si è scagliato contro i cronisti che lo aspettavano fuori dall’hotel Forum. “Io non mi volevo candidare, me lo hanno chiesto. Io facevo il tifo per Paragone. Sono stato scelto con le procedure del Movimento, sono il candidato del Movimento 5 stelle e confermo la mia candidatura”, ha continuato. E alla domanda su una possibile spaccatura nella maggioranza di governo ha risposto: “Chi spacca non sono io ma chi non voterà la mia persona. Parlato con Renzi in Aula? Non ho parlato con lui, dovevo solo passare e quindi ho dovuto chiedere permesso. Io non ho mai chiesto nulla a nessuno, so che Renzi non mi voterà ma bisogna chiederlo a lui”.

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