Chiude l’ambulatorio medico sociale “Jimuel” a Riace. Lo ha deciso l’amministrazione comunale, a trazione leghista, chiedendo ai medici volontari di trasferirsi in un locale che, però, non è abilitato. Nella struttura venivano curati migranti e cittadini in modo gratuito: “Non abbiamo mai chiesto la dichiarazione dei redditi – dice il responsabile dell’ambulatorio, Isidoro Napoli – aprivamo a tutti. La scelta fatta dall’amministrazione danneggia le fasce più deboli della popolazione”.

Durante le fasi di trasloco, avvenuto venerdì mattina, il sindaco Tonino Trifoli ha manifestato insofferenza per la presenza delle telecamere. Dopo aver allontanato il giornalista dai locali e aver chiesto conto ai medici del clamore mediatico, ha preso il cellulare per filmare il trasloco in corso. Senza dare spiegazioni: “La stampa e i medici dovrebbero fare altro. Faremo una conferenza stampa e sicuramente non inviteremo Il Fatto Quotidiano“.

Articolo Precedente

Armi da fuoco legalmente detenute uccidono più di mafia e rapinatori. Opal Brescia: “Sono le più usate per omicidi in famiglia”

next
Articolo Successivo

Milano, l’allarme della Sormani alla vigilia di Bookcity: “Sistema bibliotecario al collasso”

next