La città di Varese ha concesso, con votazione unanime, la cittadinanza onoraria a Liliana Segre. In un consiglio comunale che ha visto un’ampia partecipazione della popolazione, la mozione proposta dal consigliere Enzo Rosario Laforgia ha ottenuto l’appoggio di tutte le forze politiche. Un lungo applauso ha poi sottolineato l’importanza simbolica della votazione, in una città in cui è iniziato il calvario della senatrice Segre, catturata mentre stava cercando di scappare in Svizzera, trattenuta nel carcere di Varese per alcuni giorni, prima di essere trasferita a San Vittore, poi nel campo di sterminio di Auschwitz. “La cosa importante, oltre al voto unanime, è la grande partecipazione dei cittadini. Varese ha dato prova di grande forza democratica” ha commentato il sindaco Davide Galimberti.

Presente in consiglio anche Roberto Maroni, che ha votato a favore della mozione. “Il giusto riconoscimento per una persona che ha sofferto, una forma piccola ma simbolica di risarcimento. Il mancato applauso in Senato? Parlo di quello che succede a Varese”.
“La cittadinanza onoraria di Varese mi fa piacere perché è il primo carcere in cui sono entrata – ha commentato Liliana Segre – La mia vita è cambiata tante volte: così come un tempo ero stata espulsa da scuola e sono entrata in Senato, così a Varese ero entrata in carcere e ora la stessa Varese mi dà la cittadinanza”.
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