La Commissione Ue chiede all’Italia di inviare entro domani “ulteriori informazioni sulla precisa composizione dei cambiamenti del saldo strutturale e gli sviluppi della spesa previsti nella manovra”. Informazioni necessarie per “stabilire se c’è un rischio di deviazione significativa dagli aggiustamenti richiesti” nel 2019 e 2020. A scriverlo, nella lettera inviata al ministro dell’Economia Roberto Gualtieri e pubblicata martedì mattina sul sito della Commissione, sono il vicepresidente dell’esecutivo Ue Valdis Dombrovskis e il commissario Pierre Moscovici. Il Draft budgetary plan italiano infatti prevede per il 2020 “un peggioramento del deficit strutturale di 0,1% del Pil, che manca il raccomandato aggiustamento strutturale di 0,6%” – c’è dunque uno scostamento dello 0,7% del pil, circa 12,6 miliardi di euro – e “un aumento della spesa dell’1,9%, che eccede la riduzione raccomandata di almeno lo 0,1%”. Elementi che “appaiono non in linea” con le raccomandazioni. Di conseguenza la manovra “non rispetta l’obiettivo di riduzione del debito“.

Per valutare nel dettaglio la conformità o meno con le regole Ue si terrà comunque conto della richiesta fatta dall’Italia nel Dbp “di avvalersi della flessibilità nell’ambito del patto di stabilità e crescita per tener conto dell’impatto sul bilancio di eventi imprevisti“, cioè il dissesto idrogeologico e il crollo del ponte Morandi. “La Commissione europea, e successivamente il Consiglio, effettueranno una valutazione approfondita della domanda, tenendo conto dei criteri di ammissibilità“. In ogni caso la Commissione “desidera proseguire un dialogo costruttivo con l’Italia per giungere a una valutazione finale”.

“Questa lettera è diversa da quella indirizzata al governo italiano l’anno scorso (in cui si parlava di “deviazione senza precedenti nella storia del Patto di stabilità, ndr) – ha detto Moscovici – e manifesta ciò che ho già annunciato e cioè che non c’è alcuna di crisi di bilancio con l’Italia”. “Siamo in un processo di dialogo positivo con il governo italiano – ha assicurato Moscovici – Il ruolo della commissione è di stabilire i fatti oggettivi, ciò che va nella buona direzione e di notare un certo numero di aggiustamenti rispetto alle regole. Questa lettera – ha precisato – è diversa da quella indirizzata al governo italiano l’anno scorso e manifesta ciò che ho già annunciato e cioè che non c’è alcuna di crisi di bilancio con l’Italia”. Non solo. “Lavoriamo nelle migliori condizioni con Giuseppe Conte e Roberto Gualtieri – ha aggiunto – Questa lettera non è vaga ma è fattuale che ricorda un certo numero di elementi e noi continuiamo i nostri rapporti su questa base in un clima più disteso e positivo”. Successivamente Moscovici ha detto di non avere “dubbi che il governo italiano sarà in grado di rispondere alla lettera serenamente, tranquillamente e in modo preciso”.

A chi gli ha chiesto se la commissione nella sua lettera chiedeva modifiche degli obiettivi, Moscovici ha risposto nettamente: “Se avessimo voluto un cambiamento di bilancio o un cambiamento di cifre o politico lo avremmo scritto”. Nella manovra, ha spiegato, c’è tuttavia “un rischio di deviazione significativa e quindi siamo obbligati a rilevarlo nella procedura” del semestre europeo, “ma al momento non tiriamo le conclusioni su passi procedurali, come sottomettere un altro budget o mettere in causa questo o quello”. I passi successivi saranno “esaminati” più in là, “e avremo quindi l’occasione all’interno del semestre di assicurarci che il bilancio proposto sarà eseguito in modo serio”.

Non si tratta insomma di una bocciatura della manovra, né di un avvertimento o richiamo formale, ma di una normale richiesta di informazioni aggiuntive – come quelle inviate a Belgio, Francia, Portogallo e Spagna – necessarie per verificare il rispetto delle regole di bilancio. Quella del debito, che lo scorso anno ha fatto rischiare all’Italia una procedura per debito eccessivo, viene violata per stessa ammissione del governo. L’attenzione è alta anche su alcune poste di copertura, a partire dal gettito atteso dal recupero dell’evasione. “La lettera della Commissione all’Italia era attesa e rientra nell’ambito di un normale dialogo fra le parti che non desta preoccupazioni”, spiegano fonti del ministero dell’Economia. “La Commissione chiede chiarimenti che il Governo si appresta a dare entro domani. La lettera prende nota della richiesta di flessibilità da parte del governo italiano per eventi eccezionali e richiama la discussione, promossa anche dall’Italia, tenutasi nell’ultimo Eurogruppo del 9 ottobre sull’intonazione di bilancio (fiscal stance) dell’Eurozona”.

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