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Ulisse vs Tu si que vales, la scettro del sabato sera è per lo show di Canale 5. Convince la new entry Sabrina Ferilli, al posto di Iva Zanicchi

Il programma condotto da Maria De Filippi conquista 28% di share. Distante, ma positivo, il risultato ottenuto da Alberto Angela: 18,5%. Il divulgatore mescola cinema e letteratura con una puntata al Gattopardo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa

di Giuseppe Candela
Boom di ascolti per Tu si que vales. Lo show di Canale 5 al debutto ha ottenuto ascolti record con ben 4.988.000 telespettatori e il 28% di share. Lontana Rai1, che può però gioire per i numeri positivi di Ulisse: 3.558.000 persone e il 18,5% di share con una chiusura anticipata rispetto al competitor. La De Filippi cambia passo con Tu si que vales che, come immaginabile, mostra una forza maggiore di Amici Celebrities. Un format trasversale e nazionalpopolare perfetto per la rete ammiraglia Mediaset. Agli esordi la trasmissione appariva come la brutta copia di Italia’s got talent, sbarcato intanto su Sky, ma con il tempo ha virato sul varietà superando l’originale con maggiore freschezza e genuinità, prestando attenzione alla confezione senza essere troppo patinato. Il meccanismo è rodato con tutti i ruoli in commedia funzionali al racconto: le esibizioni freak divertenti, performance atletiche e artistiche, le storie toccanti. Il mix funziona grazie a un montaggio che favorisce la resa televisiva.La giuria di questo show ibrido va ormai con il pilota automatico.
La De Filippi è capace di muovere i fili dalla sua poltrona, giudice ma anche conduttrice e autrice in campo. Scotti è lo zio che si commuove ma anche quello che cavalca il “freak show” con la sua scuderia. Rudy Zerbi, per molti da sempre un mistero televisivo, è la vittima sacrificale: tra gli scherzi dei colleghi e il ruolo del cattivo. In questo debutto a sembrare sottotono è Teo Mammucari, compensato dalla rivelazione Sabrina Ferilli: l’attrice sostituisce Iva Zanicchi in modo perfetto, mettendosi in gioco, sfruttando in onda l’amicizia con Maria De Filippi e tirando fuori il suo lato ironico.Le prime risate arrivano quando un concorrente russo prova a farla stare in equilibrio su una sedia in bilico: “Mi sto ca**ndo sotto. Non gli può venire questo gioco, non gli veniva nemmeno quello con le bottiglie”. Subito dopo durante l’esibizione dei fratelli Rossi, due acrobati, Sabrina chiede ai suoi colleghi: “Ma il sospensorio lo avranno? Anche perché se non ce l’ha mi sa che non ha un’altra cosa”. Canale 5 con Tu si que vales riprende lo scettro del sabato sera e lo mette al sicuro per molte settimane.
La conduzione è quasi marginale, basterebbe perfino una voce fuori campo per annunciare i concorrenti. Il tris Belen-Sakara-Castrogiovanni non toglie e non aggiunge, di certo non conduce ma “accompagna” il racconto.Su Rai1, dopo la pausa Nazionale, torna Alberto Angela con la quarta puntata del suo Ulisse. Ancora una volta ricorda al pubblico di Rai1 il piacere della scoperta. Il divulgatore scientifico e il suo gruppo di lavoro si sposta in Sicilia per una puntata dedicata al Gattopardo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa. La chiave del racconto è ancora una volta pop, unisce la storia con la letteratura e il cinema. Si mescolano i linguaggi per rendere il prodotto fruibile a un pubblico più vasto: proprio Claudia Cardinale ripercorre l’atmosfera delle riprese, per esempio al palazzo Valguarnera-Gangi che fece da cornice alla storica scena del ballo con Alain Delon e Burt Lancaster. Una puntata rafforzata anche dal contributo di Terence Hill che nel capolavoro di Luchino Visconti ebbe un piccolo ruolo da ragazzo. Così si passa dal Monastero di clausura di S. Caterina d’Alessandria a Palermo alle catacombe dei Capuccini alla Riserva naturale delle Saline di Trapani e Paceco. Il risultato è ancora una volta televisivamente impeccabile, il pubblico di Rai1 ha risposto presente nonostante il cambio e il rafforzamento del competitor.
Ulisse vs Tu si que vales, la scettro del sabato sera è per lo show di Canale 5. Convince la new entry Sabrina Ferilli, al posto di Iva Zanicchi
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