Durissimo attacco di Stefano Fassina, deputato di LeU e consigliere comunale di Roma, alla giunta Raggi e in particolare all’assessore al Bilancio e alle Partecipate, Gianni Lemmetti, già assessore con le stesse deleghe a Livorno nell’amministrazione Nogarin.
Ospite de “L’Italia s’è desta”, su Radio Cusano Campus, Fassina raccontai fatti accaduti due giorni fa davanti alla sede di Roma Metropolitane, durante un presidio di lavoratori a rischio licenziamento. Durante la manifestazione, il fondatore di Patria e Costituzione è rimasto ferito cadendo nel parapiglia, mentre la polizia scortava all’interno un collaboratore dell’assessore Lemetti.

Sono un po’ ammaccato, ho una contusione toracica – spiega Fassina – E’ un po’ doloroso, ma niente di rotto e serio. Spero di recuperare presto. Cosa è successo? Abbiamo solidarizzato coi lavoratori licenziati e abbiamo provato a evitare che entrasse il collaboratore dell’assessore al Bilancio, Gianni Lemmetti, per consegnare l’atto di liquidazione. C’è stata una forzatura inspiegabile da parte della polizia, anche perché il collaboratore di Lemmetti non aveva neanche un atto da consegnare, ma doveva fare solo una comunicazione verbale al presidente dell’assemblea di Roma Metropolitane. E poteva farla anche il giorno successivo”.

E aggiunge: “C’è stata, insomma, una forzatura e una imposizione politica da parte dell’assessore Lemmetti, che si dimostra sempre più arrogante e indisponibile al dialogo e che si comporta sempre più come se fosse il padrone di Roma. Ci sono 45 persone licenziate e una deriva preoccupante per tutte le municipalizzate, a partire da Ama. La giunta Raggi tramite l’assessore Lemmetti sta portando avanti un vero e proprio sabotaggio attivo delle municipalizzate romane, da Farmacap ad Ama, per arrivare alla liquidazione e svendere le parti migliori ai privati, che non vedono l’ora di fare business e profitti. Chi ha responsabilità politiche, in questi anni – rincara – ha lavorato scientificamente e programmaticamente per aggravare le condizioni delle municipalizzate, proprio per aizzare i cittadini e costruire il consenso per queste miracolose privatizzazioni che dovrebbero restituire efficienza e qualità del servizio, mentre ben sappiamo che in tutti i casi del mondo che le privatizzazioni hanno fatto i profitti dei privati e hanno lasciato i servizi pubblici in condizioni di scarsa qualità”.

Il deputato sottolinea: “Di tutto questo i cittadini romani sono giustamente esasperati e fanno bene a pretendere un servizio migliore. A Roma, anziché per risanare, si cerca il fallimento e si lavora per il fallimento. E ci si riesce purtroppo. Se la giunta Raggi cambia 5 cda di Ama in tre anni, vuol dire che sta giocando allo sfascio. E’ comprensibile che la sindaca Raggi sbagli le nomine del primo cda, diciamo che è pure comprensibile un errore sulle nomine del secondo cda. Ma quando fai durare ogni cda 3 mesi e tutti quelli che se ne vanno sottolineano l’indisponibilità e l’assenza di collaborazione da parte da parte di coloro che hanno una responsabilità politica – prosegue – allora è evidente che l’amministrazione Raggi vuole arrivare scientificamente a quell’obiettivo. Siamo di fronte a un comportamento che non ha niente di dilettantesco, di improvvisato o di incompetente. L’assessore Lemmetti, in modo coperto, persegue un’agenda di privatizzazioni. Al prossimo consiglio straordinario che abbiamo voluto sulle municipalizzate insieme alle altre opposizioni, chiederemo alla sindaca di sostituire Lemmetti e di voltare pagina oppure di assumersi la responsabilità in prima persona di questa strategia di privatizzazioni, che aggraverebbe le condizioni della città, dei servizi e soprattutto dei lavoratori”.

Fassina si esprime poi sulle cariche della polizia: “Ringrazio il ministro Lamorgese perché si è subito impegnata per ricostruire quanto è accaduto. Per quanto riguarda le critiche all’operato della polizia, mi pare siano venute in abbondanza. Sono state presentate interrogazioni in Parlamento al ministro Lamorgese, quindi non mi pare siano mancate critiche e proteste. Quello che è avvenuto è inquietante, io ho grande rispetto per le forze di polizia, ma c’è stato un errore l’altro pomeriggio perché il presidio chiesto dalle lavoratrici e dai lavoratori era autorizzato, stavamo sul marciapiede, non c’era nessuna ostruzione della circolazione, stavamo dentro l’atrio di una società comunale, quindi si poteva gestire col dialogo. Lemmetti, che non ha neanche avuto la faccia di venire personalmente, ma ha mandato un suo anonimo collaboratore per compiere un atto così pesante sul piano sociale“.

E chiosa: “Abbiamo chiesto di poter parlare con l’assessore, cercando una soluzione che evitasse lo scontro, perché là non c’erano delinquenti e facinorosi, ma donne e uomini che stavano perdendo il lavoro e i segretari generali delle confederazioni sindacali, che non sono noti per essere dei teppisti. Cercavamo un dialogo. L’assessore si è rifiutato e chi aveva il comando delle forze di polizia ha voluto fare una forzatura di cui non c’era davvero bisogno. Una forzatura grave e inspiegabile”.

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